Allegato al bilancio comunale si trova il nuovo Piano di diritto allo studio, finanziato con 260 mila euro. La popolazione scolastica coinvolta per l’anno scolastico 2022-23 è composta da 3.494 alunni: 745 nelle scuole per l’infanzia (37 classi, 2 primavera), 1505 nelle primarie (76 classi), 1244 nelle secondarie di primo grado (58 classi). Complessivamente il finanziamento del Piano di diritto allo studio ammonta a 4,594 milioni di euro. Oggi ci concentriamo sulla ristorazione scolastica, che coinvolge 469 alunni delle scuole per l’infanzia, 1.117 alunni delle scuole primarie, 249 alunni delle scuole secondarie di primo grado.
Educazione alimentare
I servizi di ristorazione scolastica sono in collaborazione con l’azienda di tutela della salute Val Padana, con l’obiettivo di promuovere “una corretta educazione alimentare, nel rispetto delle direttive regionale, nazionale e comunitaria”. Per quanto riguarda le scuole per l’infanzia, primarie, la scuola secondaria di primo grado Alfredo Galmozzi e la secondaria di primo grado Claudio Abbado è assicurata dalla ditta Sodexho, aggiudicataria di un apposito appalto. Un contributo alla scuola dell’infanzia paritaria di santa Maria è assicurato dalla nuova convenzione, in modo da sostenere il servizio anche per gli alunni della scuola primaria del quartiere.
Iscrizioni
L’iscrizione avviene online “così da evitare alle famiglie di dover obbligatoriamente accedere agli uffici in normale orario lavorativo”. Come previsto dal decreto Semplificazione e innovazione digitale, dall’anno scolastico 2023-24, l’accesso alla piattaforma di iscrizione sarà consentito con Spid. Chi non ha accesso internet è comunque adeguatamente assistito. Confermato la possibilità di usufruire del “pasto pre-pagato”, che consente di effettuare il pagamento dei pasti in anticipo presso i punti di ricarica convenzionati, mediante l’accredito della cifra versata sul codice personale assegnato a ciascun iscritto.
Rateizzazione insoluti
“In caso di insoluti a causa di reali ed inaspettate esigenze legate alla condizione economica delle famiglie (perdita del posto di lavoro, ad esempio)”, si legge nel Piano di diritto allo studio, “è possibile accedere al servizio concordando un piano di rateizzazione/rimborso, o congelare il ebito per un periodo da definirsi opportunamente”. Per le famiglie numerose (con 3 o più figli entro i 18 anni) è riconosciuta la diminuzione della quota pasto, con limiti di reddito Isee 17.560 euro, anche con un solo figlio iscritto al servizio ristorazione. Il servizio è verificato dalla commissione mensa, composta da rappresentanti dei genitori, degli insegnanti e da funzionari comunali.
Commissione mensa
Oltre al collegamento con l’amministrazione comunale, facendosi carico di riportare le diverse istanze che pervengono dall’utenza, la commissione monitora l’accettabilità del pasto e la qualità del servizio, anche attraverso la compilazione di schede. Non ha poteri decisionali, che competono al comune, né poteri di controllo che competono all’Ats. Ha facoltà di effettuare le segnalazioni opportune per migliorarne la qualità del servizio e in collaborazione con le istituzioni scolastiche e la ditta gestore del servizio partecipa alla promozione di progetti di educazione alimentare nei vari plessi scolastici.