23-01-2019 ore 11:21 | Politica - Dall'italia
di Andrea Galvani

Autostrada Cremona-Mantova e raddoppio ferroviario verso Milano, le reazioni politiche

Durante il tavolo sulle infrastrutture per le Province di Cremona e Mantova, la Regione ha confermato l’avvio del percorso per la realizzazione dell’autostrada tra i due capoluoghi provinciali. Opera strettamente connessa al raddoppio della linea ferroviaria Mantova-Cremona-Milano per la quale è fissato uno specifico incontro a marzo. Per il presidente Attilio Fontana è “un'opera autostradale strategica che potrà valorizzare l'area del sud Lombardia. Per questo abbiamo dato il via libera dal punto di vista finanziario e condiviso un cronoprogramma: rimangono degli snodi di carattere amministrativo-giuridico da chiarire, poi si potrà partire. A luglio ci ritroveremo per decidere come proseguire, dopodiché si bandirà la gara che, penso, potrà essere assegnata in un anno e dunque sarà possibile iniziare con i cantieri”.

 

Il cronoprogramma

“Si parla della Cremona Mantova dal 2003”, importante l’impegno “a trovare 400 milioni di euro grazie anche alla collaborazione del governo”. Per il consigliere leghista Federico Lena “il prossimo step, che dovrà concludersi entro l’estate, sarà quello di reperire tutte le indicazioni tecnico giuridiche per poter proseguire. Ci sono molti nodi da sciogliere: il tratto Mantovano dell’opera previsto in capo al Tibre (Tirreno Brennero) porta modifiche che vanno valutate”.Ecco il dettaglio: “Febbraio 2019: trasmissione degli approfondimenti da parte di Stradivaria. Marzo 2019 : analisi IL Spa (Infrastrutture Lombarde spa) della documentazione ricevuta. Giugno 2019: definizione del cronoprogramma di realizzazione dell’intervento con indicazione del percorso procedurale di attuazione (costi aggiornati; ipotesi piano economico finanziario; iter per l’aggiornamento e l’approvazione del progetto definitivo; via; eventuale percorso di gara; livelli di pedaggiamento). Luglio: convocazione del nuovo tavolo”.

 

 

Bancabilità e pedaggio”

Veniamo alle reazioni politiche. Piloni e Forattini, per il Partito democratico, sostengono che “i prossimi sei mesi saranno decisivi dal punto di vista progettuale, si pensi ai flussi di traffico e finanziario, per esempio per la bancabilità e il pedaggio, sia da quello giuridico, si pensi alle concessioni e all’eventuale gara. E saranno decisivi anche per avere le risposte necessarie alla realizzazione dell’opera che, abbiamo ribadito durante l’incontro, dovrà andare di pari passo con il progetto del raddoppio della linea ferroviaria Milano-Cremona-Mantova, il cui finanziamento è stato stanziato dal Governo precedente e che non può prescindere da un’idea di sviluppo infrastrutturale complessiva. Anas dovrà avere un ruolo decisivo per il nuovo ponte di Casalmaggiore e le strade che rimangono incompiute nelle nostre Province”.

 

Valutare soluzioni alternative

“Tutto è stato rimandato a luglio, forse per non disturbare le elezioni amministrative e europee. È l’ennesima proroga, di autostrada Cremona-Mantova si parla dal 2003, senza venirne a capo. E i cittadini attendono invano”. Secondo Marco Degli Angeli, M5s, “è importante valutare soluzioni alternative e di non focalizzarsi solo su di un’autostrada che ha grandissimi punti di domanda sui soldi, che soprattutto i privati dovrebbero metterci, e sui pedaggi. È assurdo che ci abbiano anticipato al tavolo che nel piano economico finanziario dell’autostrada, che però non abbiamo visto, si stia ragionando di utilizzare il massimo consentito dei pedaggi mentre il ministro Toninelli li sta abbassando in tutta Italia. In Lombardia non abbiamo bisogno di un’altra Bre.Be.MI”.

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