Italia Viva di Crema interviene sull’argomento Gronda nord che, ad oggi, prevederebbe la realizzazione di una circonvallazione posto della prevista tangenzialina. “Il prolungamento della Gronda nord-est della città di Crema, con un ennesimo nuovo progettorischia di essere ridimensionato da tangenziale a semplice circonvallazione. A parere di Italia viva, se così fosse, questa ipotesi ci parrebbe rispondere ad una visione troppo miope del futuro di Crema. Perché una tangenziale non è solo viabilità ma è una indicazione precisa del futuro assetto economico e politico della città. Giusto interpellare a fondo associazioni di categoria e ordini professionali (non risulta per il momento essere stato fatto!) ma il tema riguarda anzitutto le forze politiche della città e specificatamente il Consiglio comunale, che sarebbero tenute ad esprimere una visione complessiva del territorio”.
‘Nessuno sbocco sulla bergamasca’
“Intanto in proposito si avanzano prime problematiche non di poco conto a partire dal rilevare che il traffico da e per la bergamasca rimarrebbe senza reali sbocchi, relegato ad est del fiume Serio, con un collegamento difficile per la stessa zona produttiva di santa Maria; è il caso allora di far presente che Crema ha due direttrici fondamentali per la propria apertura al territorio regionale: quella Est-Ovest con la Paullese verso Milano/Brescia e la direttrice Nord-Sud verso Bergamo/Piacenza. Si perderebbe una occasione storica se la nuova tangenziale a nord-est non aprisse un varco importante verso la nuova autostrada Bre-Be-Mi e verso la stessa Pedemontana. A questo punto rimane in tutti la sospensione del giudizio con la curiosità di vedere in realtà quale sarà il nuovo tracciato perché non si riduca ad essere un doppione del sottopasso di via Indipendenza o la riproposizione di un percorso già bocciato perché di fatto isola ancor di più le frazioni di S. Maria e di santo Stefano. Quello che ci preoccupa maggiormente è la mancata visione di ciò che si vuole o non si vuole per la nostra città: una città aperta che voglia giocare un ruolo da protagonista che certamente non potrà mai essere risolto con una semplice e banale circonvallazione”.
Tavolo coi comuni
“Chiudersi nella logica e nella ragione ultima di un Pgt sostanzialmente superato dall'avvento della Bebemi non aiuta la città ed il territorio ad essere concretamente competitivi rispetto al futuro del proprio sviluppo. Diventa pertanto indispensabile introdurre un tavolo di discussione che coinvolga anche l’amministrazione provinciale di Cremona, nonchè i comuni di Cremosano, Campagnola, Casaletto Vaprio, Capralba, Pieranica e Quintano, sulla grande viabilità e sui collegamenti dell’area di Nord Est che preveda un ipotesi di accordo di programma per un tracciato posto più a nord rispetto a quello della previsione del PGT attuale che sappia al meglio coniugare le esigenze di un asse di collegamento intercomunale con i flussi di traffico diretti verso il nord della Lombardia e sui grandi bacini lombardi.