22-08-2019 ore 19:01 | Politica - Cremasco
di Giovanni Colombi

Area Omogenea. Degli Angeli, Cinque stelle: "sia casa comune e di coesione territoriale"

Intervento del consigliere regionale del Movimento cinque stelle, Marco Degli Angeli, in merito al recente dibattito nato dalla gestione delle problematiche del recente maltempo da parte dell'Area omogenea cremasca. “Le polemiche – commenta Degli Angeli - che hanno coinvolto il Cremasco in questi giorni, mi hanno spinto a condividere il mio pensiero con spirito costruttivo e di stimolo. Per troppi anni il territorio Cremasco, come tutta la provincia di Cremona, non è stato in grado di presentarsi ai tavoli decisionali e di confronto con comunione di intenti e con una pianificazione condivisa di sviluppo territoriale. Allo stesso tempo si è spesso dimostrato debole nel richiedere attenzione ed aiuto agli Enti superiori in caso di emergenze”.

 

Incubatore di strategie

“L’area Omogenea deve e dovrà dimostrarsi tale in ogni occasione e non dovranno esistere municipi di serie A o di Serie B. In un progetto comune, ogni singola amministrazione ed ogni singolo cittadino si deve sentire coinvolto e allo stesso momento importante per la sua buona riuscita. Ha davanti a sé molti progetti e molte sfide che potranno essere portate avanti solo se verranno affrontate con compattezza e con responsabilità comune da parte di tutti i primi cittadini e di tutte le amministrazioni. L’area omogenea deve essere prima di tutto un incubatore di strategie condivise e di visione territoriale che guardi ai prossimi 20 anni, e non va confusa con gli strumenti operativi, società partecipate e controllate. Dovrebbe essere il luogo della collaborazione, delle idee, delle strategie, delle decisioni e dei progetti che dovranno mettere necessariamente i cittadini al centro”.

Gli investimenti
“Le sfide vanno dalla riduzione del gap infrastrutturale, che danneggia le nostre imprese ed i pendolari, alla gestione di una diversa mobilità territoriale con investimenti nell’intermodalità anche per un rilancio turistico. Insieme va ridefinito il ruolo che può avere il nostro territorio in termini di ricerca, innovazione, alta specializzazione e formazione qualificata; è attraverso agli investimenti nell’istruzione che possiamo attrarre nuove aziende innovative e rendere maggiormente competitiva la nostra area. Dal punto di vista ambientale non si può prescindere da una visione globale del nostro territorio, e non vedo altra via di quella di intraprendere insieme le scelte per affrontare i danni e le emergenze causate dai cambiamenti climatici, oltre che discutere in modo sinergico di una pianificazione per arrivare ad una nuova mobilità e intraprendere le nuove politiche di riconversione energetica.

La difesa del territorio
“Il nostro territorio - conclude il consigliere regionale - subisce una forte pressione ambientale, e solo insieme si può ridefinire una strategia di monitoraggio dell’aria e tutela dei nostri preziosi suoli e acque, rivendendo anche la politica miope che ci ha trasformato nella terra del biogas. Siamo terra di grande tradizione agricola, di eccellenze agroalimentari e di paesaggi incantevoli troppo spesso dimenticati. I nostri suoli vanno difesi. Un altro aspetto su cui concentrare le forze sarà la difesa dell'indipendenza della Asst di Crema e dei nostri qualificati presidi sociosanitari, ed allo stesso tempo richiedere una più equilibrata ridistribuzione dei fondi per correggere le disparità. Lasciamo quindi da parte ogni polemica e riprendiamo tutti insieme a lavorare per il nostro territorio”.

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