22-07-2022 ore 18:28 | Politica - Roma
di Claudia Cerioli

Rifondazione Comunista, ‘no alle elezioni del 25 settembre. C'è poco tempo per creare le liste'

Il partito della Rifondazione Comunista dà il suo giudizio all’indomani delle dimissioni del Premier Draghi, sul cui governo non si è mai trovato d’accordo. “Il governo e le modalità con cui è avvenuta la sua caduta testimoniano ancora una volta il fallimento di una classe dirigente neoliberista autoreferenziale che ha portato il paese in guerra, lo ha impoverito e reso più ingiusto”. Si dichiarano contrari anche alle elezioni del 25 settembre. “Non solo per la palese discriminazione per le liste che dovranno raccogliere le firme mentre i partiti presenti in parlamento si sono esentati per legge ma anche per l'impossibilità di svolgere una campagna elettorale partecipata”.

 

Contro le logiche di partito

“Rifondazione Comunista lavorerà per evitare che il confronto politico elettorale sia ridotto alla competizione tra partiti e schieramenti che portano avanti la guerra della Nato e le politiche neoliberiste - e aggiungono - poniamo apertamente alle formazioni che si dicono di sinistra e ambientaliste e si sono dichiarate all'opposizione del governo Draghi con quale credibilità ripropongano logiche di alleanza con un partito Democratico che si presenta come il più coerente sostenitore dell'agenda Draghi. Lo stesso tema riguarda il Movimento 5 Stelle che si trova a un bivio dopo una legislatura che ha deluso le speranze di cambiamento e rottura che aveva rappresentato per milioni di persone”.

 

Programma sociale ed ecologico

L’obiettivo di Rifondazione Comunista è di costruire una coalizione di alternativa contro la guerra per un governo popolare con un programma sociale e ecologico, per la democrazia e l'attuazione della Costituzione. La precipitazione elettorale richiede uno slancio e uno sforzo straordinari di partecipazione politica e programmatica e di impegno a partire dalla raccolta delle firme. Il partito lavorerà per la presentazione della lista di unione popolare e per possibili allargamenti  per la costruzione di una nuova soggettività unitaria e plurale richiede tempi più lunghi. A fine mese ci sarà la riunione del comitato nazionale.

 

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