22-06-2025 ore 14:05 | Politica - Lombardia
di Angelo Piccolo

Data center in Lombardia. La proposta del Pd per regolamentare le strutture della regione

Introdurre regole chiare per la localizzazione e l’autorizzazione dei data center, promuovendo uno sviluppo sostenibile e compatibile con il territorio: è quanto chiede una proposta di legge del gruppo regionale del Partito Democratico, annunciata il 12 giugno in commissione territorio e infrastrutture dal primo firmatario, il consigliere Matteo Piloni, durante un’audizione in merito alla localizzazione di questi impianti sul territorio lombardo. “I data center sono infrastrutture strategiche per l’autonomia tecnologica e la competitività digitale della Lombardia, indispensabili tanto per l’innovazione industriale quanto per la modernizzazione della pubblica amministrazione”. 

 

La proposta del Pd

“La nostra proposta dal titolo ‘Disposizioni per la disciplina, la localizzazione e lo sviluppo sostenibile dei data center in Lombardia’ – prosegue Piloni - andrebbe a colmare un vuoto normativo su un tema cruciale per l’evoluzione tecnologica e ambientale della regione e del paese. La crescita esponenziale di queste infrastrutture rende urgente una regolamentazione chiara e orientata al bene pubblico. Oggi in Lombardia sono già installati 317 megawatt di potenza, il 60 per cento del totale nazionale che oggi è 513 megawatt, ma che nel 2026 potrebbe arrivare a 913 megawatt. A livello italiano, si è passati da richieste di allaccio per 1 gigawatt nel 2021 a una richiesta complessiva a Terna, al maggio 2025, di 44 gigawatt, di cui ben 23 in Lombardia. Un trend che non può essere lasciato senza governo, anche per garantire la tenuta della rete energetica sul nostro territorio”.

 

Promuovere lo sviluppo sostenibile

“La nostra proposta – continua il consigliere dem – promuove un modello di sviluppo sostenibile che valorizza le aree dismesse e limita il consumo di suolo, garantendo la compatibilità ambientale e territoriale degli insediamenti. L’efficienza energetica, l’integrazione con le fonti rinnovabili e l’adozione di sistemi di accumulo come i Bess (Battery energy storage systems) diventano elementi chiave per una transizione digitale che sia anche ecologica e resiliente. In questo quadro l’istituzione di un osservatorio regionale permanente rappresenta uno strumento essenziale per il monitoraggio, la trasparenza e la partecipazione delle comunità locali. Dotare la Lombardia di un quadro normativo certo e trasparente significa attrarre investimenti e accompagnarli con una pianificazione strategica che coniughi sviluppo e tutela del territorio”.