21-12-2015 ore 09:49 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Aggregazione tra Lgh ed A2A, Stefania Bonaldi e i dieci milioni di euro da reinvestire nel territorio

“L’operazione di aggregazione fra Lgh ed A2A è coerente con l’impostazione che fin dall’inizio del nostro mandato, ma direi sin dalla stesura del programma elettorale e poi amministrativo, ci siamo dati. Tutto il percorso che afferisce la riorganizzazione e la razionalizzazione del sistema delle nostre partecipazioni, di primo, secondo e terzo livello, mette in luce l’approccio “laico” che la nostra Amministrazione si è data per affrontare un tema complesso, che oggi non ci si può permettere di approcciare con criteri ideologici”.

 

L'orientamento

Come spiegato da Stefania Bonaldi durante la discussione in Consiglio comunale, “il focus è sempre quello orientato al miglioramento della qualità dei servizi erogati ai cittadini, la platea cui è costantemente riferito il nostro agire, all’efficientamento dei costi, oltre che dei servizi, alla ricollocazione degli assets societari in capo a chi ha il know how per gestirli adeguatamente, data la complessità e l’evoluzione degli stessi, alla riduzione del debito delle nostre partecipate”.

 

Multi utility dei territori

L’aggregazione porta “una serie di vantaggi sul piano societario, potenziando la società sul piano patrimoniale e competitivo, sul piano gestionale, portando economie di scala, sul piano finanziario e sul piano territoriale. Il modello della multi utility dei territori ha indubbi vantaggi territoriali: mantenimento del brand, salvaguardia delle società operative territoriali, creare valore ed investimenti sui territori, mantenimento dei livelli occupazionali e degli indotti”.

 

Una decina di milioni
“L’operazione – ha sottolineato il sindaco - libererà anche delle risorse importanti per i nostri territori, stiamo parlando di una decina di milioni di euro che torneranno al Cremasco, per metà, circa il 50% in azioni di A2A, peraltro immediatamente rivendibili, e per metà in denaro. Una provvista importante, anche per il nostro comune, in quanto, come sapete, 3,5 milioni perverranno a Cremasca Servizi, quindi al comune direttamente e sui rimanenti 6,5 milioni, circa un quarto è di nuovo del Comune di Crema”.

 

Gli investimenti

“La sfida sarà poi quella di decidere come spendere questi denari, mi pare evidente che non potremo permettere che si utilizzino per “tappare le buche”, per quanto importanti, ma dovremo adoperarci per un impiego per progettualità strategiche, con una valenza sovracomunale: penso alla sicurezza, con il tema dei varchi e della videosorveglianza, alle infrastrutture che possono ad esempio riguardare anche il superamento della barriera ferroviaria a Santa Maria, in coerenza con le progettualità che ci siamo dati”.

 

La quotazione in borsa

L'accusa che si sia trattato unilateralmente con A2A escludendo altri possibili interlocutori, per Stefania Bonaldi, “è falsa. Da tre anni Lgh sta considerando ipotesi di aggregazione e ha dialogato con Verona, Seregno, Monza. Si è valutata la quotazione in borsa, ma i consulenti di Lgh, nella fattispecie Mediobanca, ci hanno sconsigliato per via della situazione del mercato finanziario e per i limiti che oggi ha la governance di questa società, troppo legata agli avvicendamenti amministrativi dei soci, di fatto bloccata”.

 

Aggregazioni e meriti

“Si era anche valutata l’ipotesi di aggregazione con altre multiutilities di dimensioni più piccole, ma questa opzione necessariamente avrebbe dovuto andare di pari passo con la quotazione in Borsa, non si può certo pensare che gli enti locali soci potessero sostenere i costi delle acquisizioni”.

 

Competenza

Secondo il sindaco va dato merito al presidente di Scrp, Pietro Moro, al suo Cda e all'amministratore unico di Cremasca Servizi, Dino Martinazzoli, che “si sono spesi enormemente per conseguire un esito positivo in questo percorso. La loro competenza tecnica e le doti umane qualificate hanno fatto sì che Moro e Martinazzoli siano stati determinanti per superare numerosissime empasse verificatesi al tavolo, complesso, dei soci e delle patrimoniali. Tanto i vertici di Lgh,  quanto quelli di A2A, ma aggiungerei anche di Cogeme potrebbero tranquillamente confermare il ruolo propositivo e costruttivo, pur sempre molto qualificato, svolto dalla rappresentanza Cremasca in questo passaggio”.

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