21-10-2020 ore 10:30 | Politica - Dall'italia
di Andrea Galvani

Covid. 'Test rapidi a scuola e assunzione di personale, no al coprifuoco generalizzato’

“In Lombardia i posti di terapia intensiva e semintensiva non sono stati aumentati (erano meno di 1000 pochi giorni fa e non i 1500 che invece avrebbero dovuto essere), i percorsi separati per i Covid in molti pronto soccorso non ci sono, le Unità di assistenza domiciliare (Usca) non sono state né aumentate né potenziate, le unità di tracciamento non sono state incrementate, i medici di base andati in pensione non sono stati sostituiti, le assunzioni di infermieri e assistenti sanitari sono state poche. Eppure, i soldi sono stati messi”.

 

No al coprifuoco generalizzato

Secondo Matteo Piloni “bisogna salvaguardare la scuola e l’economia, perché un altro lockdown generale risulterebbe difficile da sostenere. E mettere in campo misure utili ed efficaci, e non generalizzate come può essere un ‘coprifuoco’ notturno in tutta la Regione. Piuttosto, lo si faccia nei territori più critici, come Milano, anche prendendo misure più restrittive e nette. Che senso avrebbe chiudere un'attività che ha una superficie di vendita di 300 metri quadrati a Bagnolo Cremasco, solo per fare un esempio, o a vescovato?”

 

Le priorità

Per il consigliere regionale del Partito democratico sono “otto le azioni che devono essere compiute nei prossimi giorni per contenere il contagio e mantenerlo ‘basso’ nei prossimi mesi: aumentare il personale (medici e assistenti sanitari) per le attività di tracciamento, raddoppiando i numeri attuali. Potenziare le Usca (unità di continuità assistenziale). Ad oggi in provincia di Cremona ci sono 4 Usca e 9 medici (servono almeno 7 usca e 15 medici). Potenziare e dare una struttura all’assistenza domiciliare, coinvolgendo medici di base, psicologi, infermieri di comunità/famigliari e assistenti sociali (le assunzioni sono già previste dal Ministero così come le risorse).

 

Tamponi a scuola

“Organizzare i tamponi direttamente a scuola, anche attraverso i test rapidi, come votato all’unanimità dal consiglio regionale su nostra specifica proposta. Utilizzare strutture private accreditate per potenziare il processo dei tamponi e le visite, interventi ed esami per l’attività sanitaria ordinaria. Attivare tutti i posti di degenza subacuta. In provincia di Cremona se ne registrano 89, di cui 17 (Cremona e Casalmaggiore) risultano non attivi. Garantire il caricamento dell’esito del tampone sul Fascicolo Sanitario Elettronico e prevedere la possibilità di delegare ai familiari il consulto per le persone anziane”.

 

Assunzioni personale

E ancora “procedere alle assunzioni di medici e infermieri per le strutture ospedaliere e le Rsa, e procedere con la stabilizzazione del personale precario. Già questo sarebbe un ottimo motivo per motivare il personale dei nostri ospedali. Il fatto che queste cose ancora oggi non ci siano, è la conseguenza di responsabilità precise che non possono essere attribuite al fato o al destino cinico e baro. Perché se la prima ondata ha colto tutti di sorpresa – conclude Piloni - questa volta non è così. Soprattutto in Lombardia”.

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