21-05-2023 ore 20:05 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Rifiuti urbani da via Colombo a via Sanzio: in consiglio i dati delle due analisi sul traffico

Novità sul progetto di stoccaggio temporaneo dei rifiuti urbani sono emerse in consiglio comunale durante l’interrogazione presentata dai consiglieri Ilaria Chiodo, Maurizio Borghetti ed Emanuela Schiavini. Argomento sollevato nel 2021 dal Movimento 5 stelle cremasco (oggi non rappresentato in consiglio comunale). “Linea gestioni è intenzionata a trasferire in zona Pip i rifiuti urbani raccolti dai camion della frazione differenziata, derivante da raccolta “porta a porta”, lasciando in via Colombo quelli conferiti dai privati”. L’assessore Bordo ha ricordato che Linea gestioni ha deciso di “rilocalizzare l’impianto di via Colombo, trasferendolo presso l’ex cartotecnica di via Sanzio, prossimo alla sede operativa aziendale di via Volta, presso il Pip di santa Maria. Trattasi di attività relativo allo stoccaggio temporaneo dei rifiuti, funzionali all’ottimizzazione dei trasporti presso gli impianti di destino finale”.

 

L’iter autorizzativo

Il 12 agosto 2022 l’azienda ha richiesto alla regione la verifica di assoggettabilità a Via del progetto. Il 15 settembre il comune ha chiesto un approfondimento sulla viabilità, per valutare “l’impatto potenzialmente generato dall’insediamento”, il 4 ottobre 2022 la provincia di Cremona ha richiesto integrazioni sull’impatto in atmosfera, acustico e sanitario, sugli odori, sulla componente traffico, sui rifiuti e la biodiversità, consegnati il 15 dicembre 2022. Il 15 febbraio 2023 la provincia ha comunicato a Linea gestioni e agli Enti interessati “la non assoggettabilità a Via del progetto di rilocalizzazione dell’impianto di gestione rifiuti in via Sanzio”.

 

Analisi del traffico

L’incidenza del traffico indotto sulla viabilità cittadina, ha spiegato Bordo, è stata effettuata con due studi. Nell’agosto ‘22 la relazione di Econord ambiente srl, si è conclusa “enunciando l’inesistenza di incidenze significative negative sui livelli di servizio delle strade di grande comunicazione cittadine interessate dal progetto”. Il capitolo conclusivo spiega che “il centro abitato di Crema e dei comuni che usufruiscono del servizio di raccolta differenziata sono necessariamente interessati dal traffico veicolare dei mezzi dell’azienda”. Il traffico è indubbio, “ma finalizzato all’espletamento di un servizio di pubblica utilità essenziale di raccolta e gestione rifiuti”. Inoltre il deposito dei mezzi usati per la raccolta si trova in via Volta, “nello stesso comparto produttivo” del futuro impianto, perciò “buona parte del traffico indotto previsto è già presente nel territorio di localizzazione dell’impianto e interessa le medesime viabilità”. Per quanto riguarda “le emissioni in atmosfera da traffico indotto, nello scenario di progetto non si prevedono incidenze negative significative”.

 

Settanta mezzi al giorno”

Il secondo studio, voluto dal comune di Crema, risale al dicembre 2022. Ecco le conclusioni: “il traffico generato dalle attività presenti oggi in via Colombo e che in futuro verranno trasferite in via Sanzio, è decisamente contenuto, trattandosi di un flusso di circa 70 mezzi, che si spostano nell’arco della giornata”. Spostamenti “distribuiti nell’arco della giornata”, con un “traffico massimo orario di 44 veicoli l’ora dalle 6 alle 7 (il picco si verifica in questa fascia)”. Secondo lo studio “le ore di punta di questo tipo di traffico non coincidono mai con le ore di punta del traffico feriale tradizionale. In particolare dalle 8 alle 9 il traffico generato dalla piattaforma varia da un minimo di 6 viaggi il mercoledì ad un massimo di 19 viaggi il lunedì, mentre nelle punte pomeridiane o non supera i 10 viaggi o risulta trascurabile”.

 

I nodi principali

“Se si escludono i percorsi iniziali intorno al deposito e alla piattaforma, in quanto privi di particolari criticità sia sotto l’aspetto viabilistico sia sotto l’aspetto urbanistico, sulle altre strade di Crema i dati più significativi riguardano viale Santa Maria-via IV Novembre (circa 15 veicoli nella punta 8-9 e circa 30 veicoli nella fascia oraria 6-7), via Picco (poco meno di 10 veicoli nella punta 8-9 e poco meno di 20 veicoli nella fascia oraria 6-7)”. Secondo lo studio commissionato dal comune, “la conferma di un impatto molto contenuto sotto l’aspetto quantitativo proviene dalle variazioni percentuali dei flussi di traffico in alcune sezioni significative e dal confronto dei perditempo complessivi tra stato di fatto e scenario di riallocazione simulato fornito dal modello dinamico”. In sostanza, “il traffico spostato dalla piattaforma, anche se leggermente superiore, non provocherà impatti significativi”.

 

L’invito”

Bordo ha spiegato che l’amministrazione comunale “terrà in considerazione l’invito a valutare se è opportuno, per l’impatto di tipo urbanistico ambientale più che sul traffico, che questa componente di traffico transiti lungo strade quali via IV Novembre o via Indipendenza”. Per l’assessore all’ambiente “non è motivata né adeguatamente supportata” la richiesta di Chiodo, Borghetti e Schiavini di rinviare lo spostamento dell’attività ad una fase successiva all’apertura del nuovo sottopasso ferroviario. L’invito “e non una prescrizione”, ha concluso Bordo, verrà tenuto in considerazione “ qualora fosse necessario, si richiederà e concorderà una riprogrammazione degli orari con Linea gestioni”.

1765