21-05-2021 ore 20:03 | Politica - Cremona
di Andrea Galvani

Cda Padania Acque. Centrodestra: 'il passo indietro ed i cinque autorevoli nominativi'

“Nell’ultima assemblea di Padania Acque è successo qualcosa di davvero incredibile e grave”. Ne sono convinti gli esponenti cremaschi e cremonesi di Lega e Forza Italia. All’ordine del giorno della seduta del 19 maggio l’approvazione del bilancio 2020 e il rinnovo del consiglio di amministrazione della società di gestione dell’acqua. Secondo i commissari della Lega di Crema e Cremona (Tiziano Filipponi e Fabio Grassani), il coordinatore provinciale Gabriele Gallina e il segretario provinciale di Fratelli d’Italia, Stefano Foggetti, “il presidente della provincia di Cremona, Mirko Signoroni, dopo aver comunicato che avrebbe chiesto il rinvio di un punto all’ordine del giorno, ha dichiarato in assemblea, relativamente a quello stesso punto, di “non essere sufficientemente informato sull’oggetto posto in deliberazione”.

 

Non sufficientemente informato”

“Ci chiediamo: come è possibile che il presidente della provincia, azionista di riferimento di Padania Acque e massima istituzione competente per il governo locale in materia di servizio idrico integrato, che tramite la propria azienda speciale ha affidato proprio a Padania Acque la gestione del servizio idrico integrato per la provincia di Cremona, si dichiari “non sufficientemente informato”? La convocazione dell’assemblea, contenente l’ordine del giorno, è stata notificata a tutti i soci da un mese”.

 

Un passo indietro

“Forse è arrivato il momento che Signoroni, ancora una volta rivelatosi elemento di divisione, valuti seriamente un passo indietro per l’inadeguatezza in questa occasione dimostrata nel ricoprire un ruolo chiave per il territorio e permetta a tutti i sindaci di scegliere un nuovo presidente frutto di ampia condivisione, a differenza della sua figura eletta solo dal 20 per cento della base elettorale rappresentata da tutti gli amministratori del territorio provinciale. Opportuno inoltre notare che il rinvio ha creato disappunto in parecchi sindaci, che si sono presentati in assemblea preparati, come tutti avrebbero dovuto essere. Noi forze politiche del centrodestra siamo sempre disponibili, come in questi ultimi mesi, a lavorare con il centrosinistra per la definizione di linee di indirizzo condivise e per formulare una proposta unitaria di cinque nominativi autorevoli e effettivamente rappresentativi della base sociale per formare il nuovo Cda, per il bene della nostra società e del nostro territorio”.

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