21-02-2019 ore 12:53 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema 2020 ed Scrp. Rifondazione attacca: ‘le offerte anomale evidenziate nel verbale'

“La vicenda del cantiere di Crema 2020 sulla riqualificazione del piazzale della stazione treni e bus di Crema anima da settimane il dibattito politico tra centrodestra e centrosinistra, i quali, stranamente non hanno fatto emergere un fattore che la Federazione di Rifondazione comunista ritiene importante per individuare le cause che hanno portato allo stallo di una opera tanto importante; la stazione appaltante scelta era Scrp come riportato dalla piattaforma regionale Sintel”.

 

Il tacito accordo “spartitorio”

Come ribadito da Rifondazione, la Società cremasca reti e patrimonio spa, attualmente in liquidazione (qui il dettaglio) “è ritenuta strategica per il territorio e difesa a oltranza grazie a un tacito accordo spartitorio tra centrodestra e centrosinistra cremasco”. Il comune di Crema (delibera di giunta del 16 gennaio 2017) ha chiesto ad Scrp di assumere l’incarico di centrale di committenza nell’appalto per l’affidamento dei lavori di Crema 2020 (qui il dettaglio del progetto). Per un’opera così complessa e di tale importo economico, “il criterio del “miglior prezzo” si è rivelato alla prova dei fatti sbagliato e avventato. Il ribasso d’asta del 40% fatto dalla ditta poi aggiudicataria, la Geo cantieri srl., avrebbe dovuto far sorgere più di un dubbio e infatti qualcuno provò ad avanzarli”.

 

Le offerte anomale”

“Nel verbale del 26 aprile 2017 delle operazioni di gara, la commissione giudicatrice appositamente costituita e nominata dall’organo della stazione appaltante, faceva rilevare che le offerte presentate da alcuni concorrenti, tra cui la Geo cantieri srl, risultavano anomale “avendo raggiunto in entrambi i parametri di valutazione un punteggio superiore ai 4/5 dei corrispondenti punti massimi previsti” e veniva a loro chiesto entro 15 giorni di fornire giustificazioni e spiegazioni atte a comprovare la congruità dell’offerta. La commissione, sempre sull’offerta della Geo cantieri srl, avanzava una possibile “discordanza tra la somma dei valori economici risultante dalla lista delle lavorazioni ed il prezzo complessivo offerto”, anche in questo caso venivano chieste giustificazioni”.

 

Lo sconcerto

“Forse – fanno notare gli esponenti di Rifondazione - le giustificazioni sono apparse sufficienti; certo è che il dubbio che come consigliera si sia scelta la fretta di realizzare un’opera tanto importante viene spontaneo e che Scrp come stazione appaltante possa essersi rivelata non all’altezza del compito anche. Della vicenda sconcerta anche che questi elementi di analisi, peraltro pubblici, non siano stati posti all’attenzione pubblica da nessuno. Naturalmente ci auspichiamo che la vicenda trovi una degna soluzione e che serva di lezione per futuri bandi e gare d’appalto nel segno della massima trasparenza, correttezza e interesse pubblico”.