21-01-2018 ore 12:54 | Politica - Crema
di Lidia Gallanti

Presa in cura dei malati cronici. M5s contro la riforma: 'stracciate la lettera della Regione'

Il Movimento cinque stelle cremasco contesta il nuovo percorso sanitario per la presa in carico dei malati cronici, approvato dal governo regionale e in vigore con l'inizio del 2018. Gli avvisi e gli incontri informativi sul tema sono già iniziati, ma sull'adesione il dibattito è aperto. "Consigliamo di stracciare la lettera che la Regione sta inviando ai singoli interessati e continuare ad affidarsi al proprio medico di base". Marco Degli Angeli Anna Sari, candidati M5s al consiglio regionale, illustrano le proprie perplessità in merito al nuovo modello "imposto dal governo regionale, che ha approvato il nuovo sistema con una delibera di Giunta, senza confronto con le altre forze politiche".  

 

Il nuovo sistema
In base alla nuova formula, il paziente può scegliere un gestore unico cui affidare per almeno un anno il proprio percorso di cura, dalle prescrizioni mediche alla prenotazione di visite ed esami. Secondo i Cinquestelle, "questa soluzione orienta la sanità verso le macro organizzazioni private: sul territorio cremasco solo 30 medici di base su 100 hanno aderito al sistema. Significa che buona parte dei cronici dovrebbe affidarsi a gestori sconosciuti, un disagio soprattutto per gli anziani, che rappresentano la fascia più ampia dei soggetti con cronicità". Inoltre "quando il paziente aderisce al percorso di cura ha l'obbligo di rivolgersi agli istituti che fanno parte di quella rete senza poter scegliere strutture differenti da quelle consorziate, se non privatamente".

 

 

Un terzo dei cremaschi è cronico

I cronici in lombardia sono 3 milioni, di cui 57 mila persone solo nel bacino cremasco, circa un terzo della popolazione locale."Oggi la regione spende il 70 per cento della spesa sanitaria totale per le cronicità. Pur comprendendo l'importanza di ridurre i costi della sanità ci chiediamo se questa nuova gestione preveda utili per gli enti consorziati, finanziati dalla Regione, innescando un meccanismo che mette il business davanti alla salute dei pazienti, con eventuali margini di guadagno che rimangono ai gestori".
 

Abrogazione e nuova rete

I candidati alle regionali chiedono "l'abrogazione della norma regionale, e l'adozione di un sistema di assistenza coordinato, che crei una rete tra il medico di base e i vari attori coinvolti, dagli specialisti agli infermieri, per aggiornare in tempo reale il fascicolo sanitario virtuale del paziente, per un percorso personalizzato e sempre modificabile".

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