20-12-2020 ore 15:49 | Politica - Spino d'Adda
di Claudia Cerioli

Cremazione a Spino, l’adesione a Regione Lombardia vincolata dall’esito referendario

Sabato, nella palestra comunale di Spino d’Adda, si è svolto il consiglio comunale durante il quale era prevista la deliberazione per aderire alla manifestazione d’interesse di Regione Lombardia a costruire un tempio crematorio nel comune cremasco. La discussione si è protratta per quattro ore. Progetto per Spino, con il capogruppo Paolo Riccaboni, ha presentato una mozione. Nella stessa il gruppo ha chiesto un “impegno vincolante a non candidare Spino d’Adda per la realizzazione di un forno crematorio nel comune. In caso contrario, qualora  l’amministrazione Poli - Galbiati intendesse ancora sostenere questo progetto, la richiesta è di subordinare la candidatura e la realizzazione alla espressione a maggioranza semplice dei cittadini spinesi mediante ricorso a sondaggio o referendum”.

 

Delibera emendata

“Da almeno sei mesi - spiega Riccaboni - l’amministrazione ha dato la propria disponibilità agli altri Comuni, così come appare dalle date di documenti tecnici riportanti la data del luglio 2020. In tutto questo tempo non ha in alcun modo favorito la consultazione della popolazione”. L’amministrazione ha deliberato di procedere con la richiesta del tempio crematorio ed è stata approvato la delibera. Delibera che contiene un emendamento del gruppo di Progetto per Spino. “Si impegna il consiglio comunale a deliberare un referendum dall’esito vincolante per l’amministrazione comunale di Spino, e terzi cointeressati, con il tenore iniziativo: "vuole che venga realizzato e gestito un tempio crematorio a Spino d’Adda come da delibera consigliare 3 del 19/12/2020?". Il referendum sarà valido solo col 50% più uno dei votanti.

 

Tempi molto stretti

Sempre ieri mattina in piazza intanto, a poche ore dalla seduta consigliare, Progetto per Spino ha distribuito volantini per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione. Ci sarebbero comunque delle perplessità sulla fattibilità del referendum. Almeno sui tempi. Come aveva precisato il consigliere regionale Marco Degli Angeli (M5s) e lo stesso vice sindaco Enzo Galbiati: “Il parere del Comune sulla manifestazione d’interesse deve essere inviata entro il 31 dicembre. La Regione decide entro il 15 aprile”. Spino inoltre sarebbe “vincolato” anche dalla maggior parte dei comuni facenti parte dell’area vasta, che hanno deliberato in Giunta l’adesione alla manifestazione d’interesse. Sarebbe dunque difficoltoso tornare indietro.

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