20-10-2019 ore 17:48 | Politica - Firenze
di Giuseppe Carniti

Firenze. Una delegazione dei Comitati renziani cremaschi presente alla Leopolda

A Crema si sono costituiti da qualche tempo due Comitati di azione civile seguendo l'invito lanciato da Matteo Renzi in preparazione del nuovo partito di Italia viva. I numerosi componenti dei Comitati si erano proposti subito di attuare "una presenza più incisiva sui diversi strumenti social per divulgare corrette informazioni e combattere e denunciare le falsità, le volgarità e le espressioni d'odio di cui spesso abbondano; sostenere pubblicamente le proposte e le decisioni politiche del nuovo governo che ci appaiano prese nella correttezza istituzionale e a favore del bene comune, con particolare attenzione ad una Europa più vicina ai problemi sociali e più disponibile alla accoglienza dei rifugiati che ne abbiano diritto; partecipare attivamente ai luoghi del confronto culturale per offrire il nostro contributo secondo le nostre possibilità e capacità, ad iniziative di carattere informativo e formativo".

Cinque partecipanti e intervento dal palco
Non poteva quindi mancare una delegazione cremasca alla manifestazione della Leopolda per la nascita ufficiale del nuovo partito con nome e simbolo. Cinque i partecipanti: Alberto Tirelli, Linda Spoldi, Monica Conio, Bergamini, Astrid Pennazzi. Tutti sono intervenuti attivamente ai diversi tavoli tematici; in particolare la coordinatrice Linda Spoldi, ha potuto esprimere, davanti alla platea della Leopolda, le proprie considerazioni intervenendo direttamente dal palco. La sua esperienza di cittadina di origine albanese arrivata in Italia e a Crema da oltre 20 anni, le ha consentito di esprimere con credibilità alcune valutazioni in particolare sul tema della integrazione degli immigrati:"imparare la lingua italiana, conoscere la nostra Costituzione, avere l'opportunità di esercitare un lavoro onesto e decoroso. Sono tre questioni su cui Stato, Regioni, Comuni e imprese dovrebbero stendere accordi per superare difficoltà burocratiche prima ancora che diffidenze e pregiudizi".

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