20-09-2019 ore 16:32 | Politica - Dalla provincia
di Andrea Galvani

Elezione Signoroni, duro intervento di Rifondazione: va superata la legge Del Rio

“Sulle elezioni antidemocratiche e anticostituzionali del Presidente della provincia come Partito della Rifondazione comunista avevamo già espresso la nostra contrarietà nel comunicato del 23 agosto 2019, due giorni prima che i sindaci e i consiglieri comunali partecipassero in 772 all'elezione, risultando eletto Mirko Signoroni, sindaco di Dovera, proposto dall'area moderata del centrodestra (area rappresentata dal consigliere comunale forzista Simone Beretta) e sostenuto dal Partito democratico”.

 

Il Testo unico

“Come Rifondazione comunista – spiega Piergiuseppe Bettenzoli - non comprendiamo perché il Pd non abbia presentato un suo sindaco, nel cremasco ne conosciamo alcuni molto bravi, preferendo fare un accordo con l'area moderata del centrodestra; il fatto grave è che nel Pd non ci siano dirigenti competenti, che abbiano studiato il testo unico per gli enti locali (decreto legislativo 267/2000), verificando a monte le eventuali cause di ineleggibilità e/o incompatibilità. Infatti, bastava che il Signoroni si dimettesse da vicepresidente dell'Ato di Cremona entro il giorno fissato per la presentazione delle candidature per eliminare la causa di ineleggibilità”.

 

La contestazione

“La cosa curiosa è che il segretario generale dottoressa Maria Rita Nanni contesti solo il 9 settembre al Presidente Signoroni l'ineleggibilità, essendo stata Presidente dell'ufficio elettorale il 25 agosto, proclamando eletto alla carica di Presidente il signor Signoroni. La dottoressa Nanni non poteva non essere a conoscenza dell'esistenza della causa di ineleggibilità, svolgendo da molti anni la funzione di segretario generale della Provincia”.

 

Le dimissioni da Ato

“Signoroni si è dimesso dalla carica di vicepresidente dell'azienda speciale della provincia per la regolazione dei servizi idrici, rimuovendo di fatto la causa di ineleggibilità, in quanto nelle procedure relative alla contestazione delle cause di ineleggibilità ed incompatibilità, l'articolo 69, comma 4, prevede che l'amministratore possa rimuovere l'ineleggibilità optando per la carica che intende conservare. Ora, a parte le dispute legali, comprese le valutazioni da parte della Prefettura (si pensi che l'articolo 67 del testo unico affronta la tematica dell'esimente alle cause di ineleggibilità o incompatibilità, qualora l'incarico o le funzioni conferite siano previste a norma di legge, statuto o regolamento in ragione del mandato elettivo), ribadisco la volontà di superare la legge sbagliata di Delrio”.

 

Rispetto degli elettori

Per Rifondazione “va rispettata la volontà degli elettori che hanno sonoramente bocciato, nel referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 i tentativi del governo Renzi di abolire le Province e siamo per ritornare all'elezione diretta degli organi della Provincia. Non ci interessa stabilire se Signoroni sia effettivamente ineleggibile e se pertanto si debba tornare al voto con un sistema elettorale anticostituzionale (perché le province sono enti locali ancora previsti all'articolo 114 della nostra Costituzione), noi chiediamo con forza che il Parlamento affronti questa situazione ormai inaccettabile, ridando il diritto di voto ai cittadini elettori”.

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