Il termine è scaduto ieri e nessuno dei due candidati sindaco ha comunicato apparentamenti: andranno al ballottaggio senza collegamenti ad altre liste. Per legge, in caso di apparentamento, la scheda del ballottaggio avrebbe indicato “il nome e il cognome dei candidati alla carica di sindaco, scritti nell’apposito rettangolo, sotto il quale sono riprodotti i simboli di tutte le liste collegate, comprese quelle apparentate”. Così non sarà. Vediamo le rispettive posizioni.
“Una proposta concreta”
Il candidato sindaco del centrodestra, Maurizio Borghetti, conferma di non aver sottoscritto alcun apparentamento in vista del ballottaggio: “Sul tavolo resta la nostra proposta concreta per Crema, sulla quale aspettiamo converga il consenso dell’elettorato moderato, di centrodestra e di tutti i cittadini che vogliono di più di quanto fatto negli ultimi dieci anni per la città dal centrosinistra”.
“Solida alleanza coi cittadini”
Il candidato sindaco del centrosinistra, Fabio Bergamaschi, spiega di avere “una proposta amministrativa che, al primo turno, è stata premiata dagli elettori in modo molto forte. Si è creata un’alleanza solida direttamente con i cittadini e a quella guardiamo con fiducia anche per il ballottaggio, senza apparentamenti. Questo non significa affrontare con superbia il voto del 26 giugno. Anzi, invito tutti i nostri elettori a tornare alle urne per confermare il sostegno, così come chiedo ai cremaschi che al primo turno hanno espresso scelte differenti, per cui ho il massimo rispetto, di unirsi al nostro progetto, ampio, concreto ed inclusivo, per Crema”.
“Accordi di potere”
Per Bergamaschi “gli apparentamenti rischierebbero di ridursi ad accordi di potere privi di una vera progettualità e di un consenso autentico dei cittadini a sostegno. Sarebbero la prevalenza della tattica sulla sostanza, quando i cittadini, al contrario, apprezzano la chiarezza e la forza delle idee. Andremo avanti con quelle”. In caso di vittoria assicura “l’apertura al confronto sulle idee: sarà il mio metodo, anche eventualmente per allargare ulteriormente, nei prossimi anni, i confini dell’alleanza civica e politica che mi sostiene. Perché maggiore è la convergenza sui progetti, maggiore è la possibilità che questi possano dare risultati positivi, di lungo periodo, per la nostra comunità”.
“Spirito umanitario”
“Il nostro programma – conclude Bergamaschi - delinea una prospettiva di benessere per la nostra città e lo fa con spirito pragmatico. Sono convinto possa riconoscersi molti nuovi ulteriori elettori, tanto progressisti quanto moderati. E che su determinati temi si possano trovare facili convergenze, a partire dall’ambiente, da un Pgt rispettoso del consumo di suolo, dall’attenzione alle giovani generazioni, alle fragilità sociali, alle case popolari. E ancora, un maggiore coinvolgimento del terzo settore nell’ambito della coprogettazione, la creazione di piattaforme di lavoro comune con le categorie economiche, così come dei sindacati. Ho sempre detto che la nostra comunità debba ragionare sempre più con spirito unitario, che dobbiamo lavorare 'insieme per Crema'. E intendo cominciare a farlo al più presto, dopo il voto, con chi darà la propria disponibilità”.