20-06-2018 ore 16:30 | Politica - Dall'italia
di Andrea Galvani

Regione. Lombardia Informatica, ‘sprechi e inefficienze’, per Pd e M5S ‘si deve chiudere’

Visti gli sprechi e le inefficienze, Lombardia Informatica va chiusa. Lo sostengono i due esponenti cremaschi in consiglio regionale. Società di Regione Lombardia “nata per digitalizzare e ottimizzare i servizi per i cittadini”, sostiene Marco Degli Angeli, M5S, “è diventata invece un macigno per le casse regionali”. Di tutt'altro avviso l'azienda, che ha diffuso una nota stampa difendendo l'operato dei propri dipendenti (in allegato il dettaglio).

 

La relazione della Corte dei Conti

“Ci voleva una relazione della Corte dei Conti per chiarire che Lombardia Informatica è diventata sempre più un carrozzone sovradimensionato e inefficiente, per anni terreno di pascolo per i partiti di centrodestra”. Secondo il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni “è grave che questa relazione, evidentemente eloquente, non sia stata messa a disposizione dei consiglieri. Anzi, che il presidente di Lombardia Informatica, il 14 giugno, in audizione in commissione Bilancio, abbia negato addirittura di averla ricevuta, nonostante fosse a disposizione della società dal 6 giugno”.

 

Gestione delle partecipate

“Lo stesso presidente Fermi l'ha avuta l'11 giugno, per quale ragione non è stata distribuita ai consiglieri? Questo va fatto immediatamente. Ora chiediamo che la Regione compia presto scelte conseguenti e che si discuta della gestione delle partecipate e, in particolare, di Lombardia informatica, in Consiglio regionale. La Giunta Fontana – conclude Piloni - si assuma le responsabilità di scelte che negli anni hanno prodotto sprechi e inefficienza per i cittadini lombardi".


Appalti e consulenze con 470 dipendenti

Rincara la dose Degli Angeli: “Lo abbiamo detto in tutte le salse negli anni scorsi e in campagna elettorale. Come può una società di queste dimensioni, con 470 dipendenti, appaltare e fare consulenze per la maggior parte delle sue attività? È un paradosso. Ora una relazione della Corte dei Conti accende un faro sui costi di questa società: viaggi, alberghi, taxi, affitti, stipendi. Uno spreco si denaro pubblico non giustificato, considerando lo stato pessimo di quei servizi che la società doveva migliorare. Basti pensare alle liste d'attesa o alla gestione delle agende degli ospedali”.

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