Il Comitato cremasco per l'utilizzo pubblico dell'ex scuola di C. L. spiega di aver accolto “con sdegno” la notizia della richiesta della Regione Lombardia di restituzione del milione di euro per la costruzione della scuola nell'area della cascina Valcarenga.
“Forme di rivalsa”
Denaro che “la Regione stessa a suo tempo aveva devoluto, tramite l'amministrazione Bruttomesso, alla società Charis incaricata dell'edificazione della struttura scolastica. Assolutamente sconcertante e inaccettabile risulta, inoltre, la decisione della Regione di attivare forme di rivalsa bloccando i trasferimenti di risorse economiche indispensabili al Comune di Crema per l'attuazione di fondamentali interventi sociali con gravi conseguenze a danno delle fasce più deboli della popolazione”.
“Vergognosa ingiunzione”
Secondo Rete Scuole “si tratta di una vera e propria rappresaglia, beffardamente e spudoratamente messa in atto dalla parte politica a suo tempo responsabile della fallimentare operazione di uso privato di denaro pubblico che ha consegnato alla città di Crema l'ormai tristemente noto scheletro edilizio”. Per questo il Comitato cremasco “esprime pieno sostegno al sindaco di Crema che, con il sostegno di tutto il Consiglio comunale con determinazione si sta opponendo a questa vergognosa ingiunzione e si impegna a mettere in atto iniziative di denuncia e informazione rivolte all'opinione pubblica”.