Prosegue la diatriba sulla disparità della percentuale di alcuni stranieri all’interno dei diversi istituti primari cittadini. Ha suscitato non poco scalpore la lettera aperta scritta dalla presidente dell’associazione Borgo San Pietro, Elena Crotti, indirizzata all’assessore all’istruzione, Attilio Galmozzi. La risposta di quest’ultimo ha poi innescato la reazione del Nuovo centro destra. Di seguito, un breve resoconto della vicenda.
La lettera a Galmozzi
Nella lettera indirizzata all’assessore, l’avvocato Elena Crotti rende noto come la percentuale di alunni stranieri a Borgo San Pietro ammonti al 13% nel 2013 e al 12% nel 2014. “Le assicuro – scrive Crotti – che i bambini stranieri e le loro famiglie per noi, a San Pietro, non sono affatto un problema”, inoltre “la scuola di Borgo San Pietro, vuole ed accoglie tutti i bambini”. Importante, ravvisa l’avvocato, “è che vengano mantenute le 3 sezioni a San Pietro”; eliminandone una “si ridurrebbe del 33 % la possibilità per bambini e famiglie della materna di godere dei frutti positivi della continuità nel passaggio da una scuola all’altra”.
La risposta dell’assessore
Nella lettera di replica l’assessore Galmozzi insiste sul dato di Curtatone Montanara: ”alunni stranieri iscritti pari al 92% e nel plesso, in generale, sfiora il 50%”. In merito alle sezioni della scuola, l’assessore assicura che “il protocollo prevede già la terza classe prima nel plesso di Borgo San Pietro”. “Non ho mai affermato – aggiunge l’assessore all’Istruzione – che l’Istituto Comprensivo Crema 1 operi coscientemente delle scelte per scoraggiare l’iscrizione degli alunni stranieri: ma la presenza numerica e percentuale francamente sotto la media degli altri due I.I.C.C. è palese e sotto gli occhi di tutti”.
L’intervento dell’Ncd
Sulla questione è intervenuto anche il Nuovo centro destra, con un comunicato a firma del consigliere comunale Laura Zanibelli. Secondo quest’ultima “il problema della presenza di bambini stranieri superiore al 30% in alcune classi della scuola del primo ordine non è problema di novembre o dicembre”. Una soluzione era stata individuata nel “servizio di trasporto scuolabus che favorisse gli spostamenti non solo verso la scuola Curtatone ma anche verso altri plessi da parte dei quartieri a maggior residenza di famiglie straniere”. Tuttavia, “co-progettare non è imporre la regia del comune ma lasciar emergere la capacità progettuale e operativa delle realtà locali”.