Acquisto e riconversione dell'Abbazia, minoranze preoccupate. No alla costruzione di un nuovo municipio, sì ad una nuova scuola
I consiglieri di minoranza di Madignano, Progetto Madignano e Costruiamo il Futuro, spiegano di essere preoccupati per "la destinazione dei 900 mila euro per l’alienazione dell’area di via Repubblica per la realizzazione di una RSA". Soldi che l'amministrazione "vuole utilizzare per l’acquisto dell’Abbazia. Già in passato, agosto 2010, prima dell’operazione di alienazione d’area avevamo manifestato scetticismo sull’indirizzo che a suo tempo l’amministrazione aveva dichiarato: la costruzione di un nuovo municipio e, solo grazie al mutato contesto normativo che si andava delineando, questa ha dovuto rivedere la propria posizione".
Ingenti investimenti
"Abbandonato l’obiettivo del nuovo municipio - proseguono Ernesto Marchesi, Giovanni Longhi, Marco Mizzotti ed Ivano Calgaro - ci si ritrova a fare i conti con la volontà di questa amministrazione di acquisire la parte storica dell’Abbazia. Grazie alle continue sollecitazioni, oggi abbiamo finalmente capito come essa intende riconvertire l’immobile: si parlava in passato di sedi per le associazioni, pro- loco, orienta giovani, biblioteca, archivio comunale, oggi si fa trapelare la possibilità futura di destinare l’immobile a municipio. Costo dell’operazione completa circa 1.600.000 € cui vanno aggiunti i costi di riconversione dell’attuale municipio in spazi necessari alla scuola, in passato venivano ipotizzati circa 200.000 €".
Il momento inopportuno
I consiglieri di minoranza esprimono "assoluta contrarietà all'acquisizione" perché "l’Abbazia è un bene storico ed è corretto che venga salvaguardato ma non ora e soprattutto impegnando così pesantemente l’amministrazione comunale. Oggi la nostra comunità potrebbe disporre, ammesso che l’operazione RSA vada a buon fine, di una discreta somma di denaro e potrebbe essere l’ultima occasione per investire una parte così cospicua di risorse".
La nuova scuola
"Chiediamo se sia corretto comprare l’Abbazia e convertirla in Municipio consapevoli che, oltre all’investimento, aumenteranno i costi di gestione. Non sarebbe invece più opportuno investire queste risorse in strutture che garantiscano un futuro alle nuove generazioni e cioè la costruzione di una nuova scuola? Probabilmente ci vorranno anni, per cui non questa e neppure la prossima amministrazione potranno completare l’opera; l’importante però è contribuire a gettare le basi, a lavorare per questo obiettivo: ad esempio si cominci ad acquisire l’area, già individuata nel PGT e ad elaborare un progetto".
Fattibilità
"Come gruppi di minoranza abbiamo analizzato la fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione di una nuova scuola. Non abbiamo riscontrato particolari scostamenti fra gli importi che l’amministrazione intende investire nel suo progetto e la nostra proposta. Con lo stesso impegno economico siamo convinti che, in alternativa alla ristrutturazione della Abbazia, sia possibile realizzare una nuova scuola. Abbiamo diverse proposte per la copertura dei costi di realizzazione cercando di evitare ulteriori aggravi di costi a carico della comunità, partendo però dal presupposto che nelle tasche dell’Amministrazione siano già presenti le risorse relative all’alienazione".
L'attualità
"L’attuale edificio scolastico non sta benissimo, ne sa qualcosa chi ha dei figli alle scuole primarie, probabilmente non è neanche molto sicuro per cui, senza fare catastrofismi, non aspettiamo che eventi, anche se improbabili, ci convincano che sarebbe opportuno realizzarne un nuovo, più sicuro ed efficiente. Facciamo quindi appello ai madignanesi affinché possano avvicinarsi a questa idea di futuro, nella consapevolezza che vale la pena investire per le nuove generazioni con strutture sicure, moderne ed efficienti. Invitiamo nuovamente l’Amministrazione a dedicare maggiore attenzione al problema scuola, cogliamo positivamente alcuni segnali di disponibilità al confronto, altresì rimarchiamo che una scelta così importante debba necessariamente avere la massima condivisione sia amministrativo ma anche e soprattutto da parte dei cittadini".