19-04-2019 ore 15:45 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema, bilancio comunale 2018. Zanibelli: ‘Ma come si fa a non saper spendere?’

“Come si fa a non saper spendere? Il rendiconto di bilancio 2018 ci ha messo di fronte ad una brutta realtà”. Non avendo potuto partecipare alla seduta consiliare per problemi lavorativi, Laura Zanibelli è intervenuta con una nota stampa sul bilancio, approvato dalla maggioranza con 14 voti favorevoli e 6 contrari, tra i quali quello di Forza Italia. “L'anno 2018 – spiega l’esponente azzurra - si poteva definire eccezionale e di inversione di intendenza. Dopo anni, per la precisione dal 2007, anno dal quale il Patto di stabilità è intervenuto limitando la capacità di spesa per investimento e anche per alcune spese correnti, nel 2018 abbiamo assistito allo sblocco del Patto per svariate centinaia di migliaia di euro e con variazioni di bilancio per incrementare le disponibilità di spesa a favore in particolare delle opere pubbliche, di investimento o di manutenzione”.

 

La chiara scelta politica”

“Ed invece ci siamo trovati a fine anno con 1.2 milioni di euro non spesi in parte corrente! Le ultime variazioni di bilancio 2018 sono state indirizzate su manutenzione strade, lavori pubblici, chiara scelta politica quindi, senza che siano state poi effettuate le relative spese. Ad esempio non spesi per rifacimento manto stradale o segnaletica, giusto per fare due esempi che tanto interessano i cittadini e che nell'ordinario in città lasciano molto a desiderare. Ma peggio ancora, ci siamo trovati a soli 3.6 milioni di euro impegnati e a 4 milioni 680 mila euro nel fondo pluriennale vincolato su circa 10 milioni di stanziamento; e, dulcis in fundo, a solo 647 mila euro di mandati di spesa entro il 31 dicembre 2018. Stiamo parlando di opere pubbliche. Quelle di cui la città necessità e /o che l'amministrazione ha inserito nel Piano delle opere”.

 

L’incapacità di spendere”

“Non bisogna essere dei maghi della finanza per capire, dai numeri, quanto questa amministrazione non sia stata capace di spendere. Intendiamoci, i 650 mila euro di piazza Garibaldi nel 2019 li spenderanno, nonostante il progetto previsto non piaccia alla maggioranza della città. Ma ce n'è per arrivare a spendere tutto quanto previsto entro il 31 dicembre 2019, limite entro il quale si potrà spendere quanto previsto sin dal 2018. Siamo già a maggio. In assenza di progettualità, non una opera in più si farà se non piccoli progetti e se si pensa che altre sono al palo, Crema 2020 basti per tutte, non c'è da rimanere felici. Neanche la maggioranza può esserlo”.

 

Distribuzione di risorse e patrocini

“E neanche il sindaco che, se ha scelto degli assessori, è perché le garantiscano il raggiungimento dei suoi obiettivi di mandato. Obiettivi che non si raggiungono solo distribuendo risorse e patrocini a iniziative varie. Per quelle non serve tassare tanto la città o multare i cittadini. Siamo molto preoccupati. E se l'unica risposta che l'amministrazione sa dare, come in Consiglio comunale, è che non si sarebbe speso per difficoltà strutturale della macchina comunale, non ne usciamo più rassicurati. Il sindaco e la sua giunta hanno il compito di guidare politicamente la macchina comunale, di metterla in condizioni di lavorare, di attivare progettualità esterne quando la disponibilità economica supera la capacità progettuale per ore lavorabili col solo personale interno, di inserire le figure chiave tenendo conto dei pensionamenti avvenuti. Nulla di tutto ciò”.

 

Parate di inaugurazione

“E nulla in particolare da chi ha le deleghe alla partita, l'assessore Bergamaschi, che ha spinto su piazza Garibaldi tanto quanto insiste col dire che non ci sono soldi per abbattere ulteriormente le barriere architettoniche o rifare le strade. Ma ormai sappiamo, ed è evidente, che non è più vero. Si potrà spendere in 6 mesi quanto non si è neppure previsto di spendere in 16? Qui non è questione di fare i buoni padri di famiglia che risparmiano, quando le entrate da tasse, tributi, trasferimenti e le relative disponibilità economiche per le opere pubbliche hanno delle tempistiche e modalità definite per essere spesi a favore della città, soprattutto dopo anni di ristrettezza. Non vogliamo più assistere a parate di inaugurazione di cantieri che poi si fermano o a progetti e servizi che si arenano nel percorso, vedi parcheggi, piscina, Crema 2020. Né continuare a vedere la città lasciata come ognuno la può vedere”.

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