19-03-2022 ore 16:34 | Politica - Crema
di Sara Valle

M5s a tutto tondo sui temi del sociale: 'basta esternalizzazioni. Il comune offra servizi'

“Il grande turnover nel sociale crea un evidente problema non solo agli educatori, ma anche alle persone con disabilità e alle relative famiglie che non si vedono garantita quella continuità necessaria nell'ambito del progetto di vita di ciascuno”. Il Movimento 5 stelle fa il punto sui temi del sociale, “per riprendere alcune proposte avanzate in questi anni e formularne di nuove”. Oltre al candidato sindaco Manuel Draghetti era presente l'attivista Marco Columpsi, esperto di temi sociali. “Nel Cremasco – ha spiegato Columpsi – molti educatori vengono inquadrati dalle cooperative come educatori senza titolo, con stipendi e mansioni inadeguate. Questo porta moltissime persone a cambiare lavoro”. Comunità sociale cremasca “rispetto all'attuale situazione ha compiti di controllo e vigilanza: non sembrano esserci grandi cambiamenti”. Inadeguata appare anche la soluzione approntata dell'educatore di plesso, ossia la creazione di un team di educatori deputato a lavorare in sinergia: “non garantisce continuità, soprattutto nell'ottica del passaggio ad una scuola di grado od ordine superiore”. Ecco dunque la proposta dei pentastellati: “le famiglie dovrebbero avere l'opportunità, non solo scegliere la cooperativa, ma anche di individuare il professionista che ritengono più adeguato per occuparsi del proprio figlio”. In quest'ottica “bisognerebbe dare agli educatori professionali la possibilità di agire come liberi professionisti e di accreditarsi tramite l'azienda consortile. Si potrà poi individuare una figura che favorisca il raccordo tra l'educatore Saap e le altre figure che si occupano della presa in carico della persona nell'ambito del progetto di vita”.

 

'Comune torni ad erogare servizi pubblici'

“Al netto della questione sindacale” ha precisato Draghetti “quel che interessa rilevare è che l'elevato turnover va ad incidere sulla qualità del servizio. Poi, la politica ha il dovere di non voltarsi dalla parte opposta quando una figura professionale formata non viene adeguatamente valorizzata”. L'approccio è critico anche per quanto riguarda l'organizzazione dei centri estivi: “bisogna dare il tempo agli enti di organizzarsi adeguatamente, magari mappando i bisogni e le richieste per tempo, così da programmare le spese affinché tutti abbiano le medesime opportunità”. In linea generale ciò che non funziona, secondo i Cinque stelle è il pensiero sotteso alla coprogettazione. “Bene l'idea, ma così facendo troppi servizi sono stati esternalizzati. Non è possibile che oggi qualsiasi servizio venga affidato ad enti esterni: il comune deve tornare ad essere erogatore di servizi pubblici”. Su tutti, un esempio: “persino la pulizia dei bagni pubblici è affidata ad esterni e costa ai cremaschi 60 mila euro”. Draghetti mira poi a “creare più posti negli asili nido comunali. Oggi ve ne sono circa un'ottantina spalmati sulle due sedi di via Dante e via Braguti: troppo pochi per una città come Crema”. Il candidato dei 5 stelle ipotizza “non uno spostamento al costo di due milioni di euro all'interno di un parchetto pubblico non idoneo (quello di via Desti ndr)”, ma “la creazione di una terza sede riqualificando un immobile dismesso”.

 

Misura B2

Infine, con riferimento alla misura regionale di sostegno per persone con disabilità grave in condizione di non autosufficienza (Misura B2), Draghetti chiede un intervento di Comunità sociale cremasca per consentire a tutte le famiglie valutate idonee di beneficiare concretamente del contributo. “I fondi regionali sono sempre troppo pochi a coprire le richieste. Molte persone valutate idonee, vengono escluse per mancanza di risorse. A livello regionale, attraverso il consigliere Degli Angeli ci stiamo interessando, intanto però chiediamo che Comunità sociale intervenga, mettendo a disposizione le risorse mancanti”.