19-01-2022 ore 10:02 | Politica - Crema
di Gloria Giavaldi

Prestito d'onore per salvare Finalpia. Antonio Agazzi: 'il sindaco si affida alla fantasia'

“Il sindaco uscente lancia una raccolta fondi, un prestito d’onore di 200 mila euro per provare a evitare il default incombente della fondazione Opera pia marina e climatica cremasca : in commissione di garanzia si è parlato di una “tranquillità” che non può andare oltre i tre mesi. Vien da dire che Stefania Bonaldi, non sapendo più che pesci pigliare, si è messa ad esercitare la fantasia nel tentativo di scongiurare il crac”. Secondo il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Antonio Agazzi non si ha la certezza di “mettere in sicurezza il patrimonio”: “non capisco come si possano chiedere 200 mila euro per tirare a campare, senza alcuna garanzia che non si finisca comunque per tirare le cuoia. Faccio comunque gli auguri al sindaco per il buon esito della sua originale iniziativa”.

 

Il dubbio della svendita

Agazzi pone poi l'attenzione sulla svalutazione dell'immobile, il cui valore è passato in pochi mesi da 10 milioni di euro a 6,7 milioni di euro: “ il dubbio che mi assale è che si stia andando speditamente verso la svendita di un bene dei cremaschi di grande valore non solo affettivo”. Agazzi, infine si dice “sorpreso” delle parole del nuovo presidente Pagliari “ che afferma che il precedente cda avrebbe peccato di “ingenuità” nella fase conclusiva dell’accordo sottoscritto con il nuovo gestore Hyma”.

 

Responsabilità politiche

Per il forzista l'unica certezza è data da “precise responsabilità politiche del sindaco che ha nominato il cda, ha surrogato il dimissionario Camillo Cugini con Gianfranco Ervin, senza considerare l’azzeramento, in una fase in cui intervenire in modo deciso avrebbe potuto far guadagnare tempo prezioso. Non solo, non ha mai voluto approfondire e verificare la nostra proposta di fusione per incorporazione della Fondazione opera pia marina e climatica cremasca in Fondazione benefattori cremaschi, mettendo in sicurezza il patrimonio e successivamente, al limite, con calma, vendendo. Un’ipotesi che, forse, ha avuto una grave controindicazione: il proponente, ovvero il gruppo consiliare di Forza Italia”.

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