19-01-2022 ore 20:34 | Politica - Crema
di Gloria Giavaldi

Centro per l'impiego di Crema. La sede del 'palazzo di vetro' potenziata e più accessibile

La sede del centro per l'impiego di Crema verrà potenziata e si sposterà al piano terra del palazzo di vetro di viale De Gasperi. Occuperà parzialmente gli spazi in passato dedicati all'Inps. Durante la commissione comunale ambiente, territorio e patrimonio dei giorni scorsi, l'assessore a bilancio e pianificazione territoriale Cinzia Fontana ha spiegato come la nuova sede sia “stata identificata dalla provincia perché dispone di più parcheggi e risulta più adeguata anche sul versante dell'accessibilità. Dopo un preventivo colloquio con la proprietà (per capire se fosse intenzionata a vendere) ed una stima del valore immobiliare (pari a 828 mila euro), abbiamo dato comunicazione alla regione, che con decreto dirigenziale del 1 dicembre 2021 ha destinato le risorse per l'acquisto della sede”. Verranno attribuite alla provincia e poi in seconda battuta al comune.

 

Piano di potenziamento

L'innovazione è prevista nell'ambito dell'approvato piano regionale per il potenziamento organico ed infrastrutturale del centri per l'impiego. Le risorse per il potenziamento degli allora servizi di collocamento erano previste nella legge di bilancio 2019. Alla regione Lombardia erano stati assegnati 117 milioni di euro. Alle province spettava il compito di effettuare una mappatura delle sedi. Nel Cremonese vi sono quattro centri per l'impiego: Crema, Cremona, Casalmaggiore e Soresina. “La provincia – spiega Fontana – ha scelto di concentrarsi sul potenziamento della sede di Crema perché è la più rilevante del territorio provinciale e dispone attualmente di una sede non idonea a garantire il massimo del servizio”. Attualmente il centro per l'impiego si trova al secondo piano del medesimo palazzo di vetro e comporta un canone di locazione in capo al comune di Crema di 42 mila euro cui si aggiungono altri 31 mila euro versati dagli altri comuni del Cremasco. Questo perché il servizio è provinciale e, in base a quanto previsto dalla normativa vigente, è localizzato nel comune capo comprensorio. “Procedendo con l'atto di acquisto – spiega Fontana – acquisiremo la proprietà del bene”.

 

'Valutare altre strutture'

Oltre al costo della struttura sono previsti interventi di manutenzione straordinaria per l'adeguamento degli impianti e dell'immobile pari a 2 milioni di euro: “questo è un passo successivo. Ora stiamo parlando dell'acquisto, con un costo pari a 828 mila euro”. Secondo Emanuele Coti Zelati di La sinistra “una somma così importante avrebbe potuto essere impiegata per riqualificare immobili vuoti di proprietà comunale o di cui si parla da tempo, penso ad esempio all'ecomostro di san Carlo”. “La struttura – replica Fontana – è stata scelta dalla provincia tenuto conto dei parcheggi necessari, dell'accessibilità e nell'ottica di un potenziamento non di poco conto delle risorse umane e dell'archivio”.

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