19-01-2021 ore 11:24 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. L'Ex tribunale torna in consiglio: dai 'mancati avvisi' alle 'tanto attese risposte'

“Ex tribunale di Crema. Il focus principale, ad oggi, è capire molto serenamente cosa voglia fare la regione su questo immobile. Questo è il tema determinante. Il resto è polemica politica”. Durante la replica all'interpellanza di Forza Italia firmata da Laura Zanibelli, Antonio Agazzi e Simone Beretta (in allegato), durante il consiglio comunale di ieri sera il sindaco Stefania Bonaldi ha sostenuto non abbia senso “andare a cercare responsabilità nella parte tecnica, perché da parte della struttura comunale non c’è stata alcuna manchevolezza”. Forza Italia sostiene invece che il comune non abbia comunicato ad Fm immobiliare quanto deciso dal consiglio comunale, ovvero la sospensione della procedura di convenzionamento per il riutilizzo in ambito socio sanitario dell’ex tribunale.

 

Risposta attesa dal 2016

Secondo Stefania Bonaldi “semplicemente si è ragionato usando la logica. Dicendo: attendiamo una risposta da regione Lombardia; magari, di norma, uno risponde in 30 giorni. Ecco, regione Lombardia non ci risponde dal 2016”. Proprio su questo aspetto ha premuto il sindaco, tornando a fornire “risposte già date durante la discussione sul bilancio, quando Beretta aveva abbandonato l’aula”. In sostanza è stata respinta “l’impostazione militaresca della mozione, alla ricerca di presunti colpevoli di parte politica e tecnica”. In quella seduta “si è deciso di reinvestire per l’ennesima volta la regione della proposta di insediare un Presst nell’ex tribunale”. Durante il dibattito il sindaco aveva sottolineare “di essere stupita che il gruppo Forza Italia della città capo comprensorio desse solo questo contributo al tema complessivo della sanità, che da mesi era in corso in città”. Che lo facesse “con allusioni e prese di posizione”.

 

La proposta alla regione

Al contrario il dispositivo della mozione, per il sindaco, era chiara: “sospendere il convenzionamento in attesa di capire la posizione della regione”. Regione investita immediatamente dopo della “proposta, peraltro sempre la solita da qualche anno”. Ovvero “la messa a disposizione dell’immobile immaginando anche un titolo che potesse fornire un diritto reale, tale da consentire alla regione di fare degli investimenti. Quindi più che un comodato un diritto di superficie”, che nel caso avrebbe anche potuto essere “di 99 anni”. Il comune ha ribadito di essersi “posto in attesa di un riscontro”. E al riguardo, ha punzecchiato il sindaco, “mi sarebbe piaciuto che una forza consiliare che governa in regione avesse speso una buona parola”.

 

I contenuti progettuali

Anche perché “immaginare un riutilizzo dell’ex tribunale per potenziare il nostro ospedale non capisco proprio che problemi vi crea? È una vittoria del territorio, non del sindaco, invece ci si incaponisce a voler creare polemica. Quale polemica? Non abbiamo comunicato ad Fm immobiliare la sospensione del convenzionamento. Il convenzionamento c’è stato? No. Prima di interrompere formalmente il rapporto con Fm immobiliare aspettiamo un riscontro dalla regione. Il convenzionamento era fermo di suo, non poteva andare avanti, Fm immobiliare non è stata in grado di definire i contenuti progettuali”. Insomma, ha concluso il sindaco, “ho l’impressione che a volte si vogliano creare delle tempeste in un bicchiere d’acqua”. Rispetto a possibili cause legali annunciate a mezzo stampa dell’immobiliare di Castiglione delle Stiviere, “la nostra posizione è molto serena. La documentazione progettuale a suo tempo presentata da sola non può bastare a portare avanti il convenzionamento. Fm immobiliare non può avere nessuna pretesa nei nostri confronti. Diversa la pretesa nei confronti di Asst, ma è un problema fra le due parti, noi siamo terzi”.

 

La serenità”

“Io sono sereno, ma se fossi in lei, signor sindaco, io non sarei molto serena”. Per Simone Beretta la questione è chiara “e invece il sindaco ha molto arzigogolato per non rispondere in maniera chiara”. In sostanza, “è un fatto gravissimo che nessuno abbia ritenuto di avvisare il privato della decisione del consiglio comunale. Decisione che portava a concludere l’iter di convenzionamento”. Non solo: “il privato, che ha vinto un bando, ha presentato un progetto che il comune non ha ritenuto adeguato e nessuno lo ha messo nero su bianco. Nessuno ha invitato l’immobiliare ad integrare le carenze del progetto in tempo congruo”. Al netto di tutto, ha concluso Beretta, “la preoccupazione è che il comune non sia chiamato a risarcire chi ha vinto la gara, una gara peraltro delicata”. Per il consigliere di minoranza il timore è che “noi non ci siamo tutelati a sufficienza per restare dalla parte della ragione”.

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