“Il regolamento di polizia urbana tratta un tema di grande importanza: il ruolo che il comune, nell’ambito delle proprie competenze amministrative, deve svolgere nel promuovere la sicurezza in città”. Per Nancy Pederzani il fatto che l’argomento, molto sentito dai cittadini, venga trattato dal consiglio comunale, “è un bel segnale: per noi la sicurezza e la sua percezione è qualcosa di importante”. Il documento, frutto di un corposo lavoro in commissione sicurezza, “è frutto di un importante lavoro di compromesso”. Elemento particolarmente apprezzato “è l’attenzione verso la prevenzione, intesa come repressione per l’eliminazione della situazione di potenziale pericolo e danno, ma anche come educazione che agisce alla radice, in tempi non sospetti, con azioni volte a diffondere la cultura della legalità e lo sviluppo di una coscienza civile”.
Convivenza civile
La consigliera di maggioranza ha sottolineato che il regolamento “tiene conto di una dimensione della sicurezza individuale e collettiva: punta alla creazione di un ambiente sereno di convivenza civile”. Qualche dubbio riguarda “gli articoli 4 e 5, relativi alla “individuazione di aree di particolare decoro”, meglio conosciute come “zone rosse” soggette a “daspo urbano”. Comprendo che esistono necessità di fruizione del bene pubblico, e confido nelle convinzioni già espresse in varie occasioni dal signor prefetto, ma dubito della reale efficacia”. Maggior fiducia è riposta “in altri strumenti, già adottati da questa amministrazione e valorizzati anche nel regolamento, come l’educazione alla legalità e l’intervento dei servizi sociali”.
La prevenzione
Secondo l’esponente del Partito democratico “le principali situazioni di insicurezza nascono da problemi sociali profondi come povertà, esclusione, disagio abitativo, marginalità. Diritti, partecipazione e sicurezza sono concetti strettamente collegati e che vanno tutti nella stessa direzione. Ed è su questi fronti che si gioca, a mio avviso, la vera sfida per una città più sicura, così come anche confermato dal senatore di Fratelli d’Italia, Renato Ancorotti: “La prevenzione è la chiave per affrontare le cause profonde della criminalità e del disagio sociale. Programmi educativi nelle scuole, attività di coinvolgimento dei giovani, campagne di sensibilizzazione e collaborazione con associazioni locali sono strumenti fondamentali per creare una cultura della legalità e del rispetto delle regole”.
Inclusione, educazione, responsabilità collettiva
“Questi interventi contribuiscono a costruire un tessuto sociale più coeso e resiliente, riducendo le possibilità che si sviluppino situazioni di rischio”. In chiusura Pederzani ha ricordato “il duplice approccio adottato per affrontare il tema della sicurezza e del disagio in città: risposte immediate per il contrasto dell’emergenza e lavorando giorno per giorno alla costruzione di una città sempre più sicura, attraverso l’inclusione, l’educazione e la responsabilità collettiva”. L’auspicio è anche nel prossimo futuro “prosegua l’azione verso il riconoscimento sempre maggiore di diritti, occasioni di partecipazione e sicurezza”.