18-01-2018 ore 11:16 | Politica - Crema
di Rebecca Ronchi

Asst Crema. Buoni pasto, 'tanti lati oscuri'. Interrogazione regionale dei Cinque stelle

Il Movimento 5 stelle cremasco torna sulla vicenda dei buoni pasto dell’Asst di Crema, annunciando di aver “già pronta un’interrogazione regionale affinché venga ripristinato il diritto per tutti gli operatori sanitari”. I pentastellati locali snocciolano alcuni numeri per inquadrare la questione: “l’ospedale Maggiore di Crema, una delle realtà più grandi del nostro territorio, conta circa 1.450 dipendenti, un centinaio di collaboratori esterni e può vantare 17.000 ricoveri medi all’anno, per 56 milioni di euro di valore del servizio reso”.

 

I tanti lati oscuri”

“I dati di accesso al servizio mensa dei dipendenti - resi pubblici da Luigino Degani, attivista del M5S e rappresentante sindacale, mettono in luce uno dei tanti lati oscuri della sanità lombarda di eccellenza, tanto decantata da Formigoni e Maroni. L’Asst – sottolineano i cinque stelle - dichiara di avere in organico 1.470 dipendenti con diritto al servizio: i beneficiari risulterebbero in media 320 sui 980 nei giorni feriali, mentre 55 su 297 al sabato, domenica e festivi. Notevole lo scostamento tra i 95.000 pasti relativi all'appalto Edenred rispetto ai 285.000 se tutti usufruissero del servizio”.

 

Diverso trattamento

“La situazione si è ulteriormente complicata con l'entrata in vigore del DL 122/2017, che regolamenta l'uso dei buoni mensa sostitutivi del servizio di mensa aziendale. Si è notevolmente accentuato il diverso trattamento rispetto al personale di Ats Val Padana che, a differenza dei lavoratori di Asst Crema, potranno usufruire fino ad 8 buoni pasto contemporaneamente, nel rispetto delle caratteristiche di utilizzo per usi riconducibili al servizio mensa e non a trasformazione in denaro”. Con l'interrogazione regionale i cinque stelle chiedono testualmente di “verificare gli estremi di un raggiro del rispetto della norma contrattuale verso i lavoratori e di una sostanziale elusione del rispetto del diritto stesso” e “sollecitano l’immediata applicazione del DL 122 anche a tutti i dipendenti dell’Asst di Crema, il superamento di trattamenti ingiustificatamente diversificati e chiarimenti in merito ai dati emersi”.

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