17-09-2021 ore 18:30 | Politica - Dal cremasco
di Claudia Cerioli

Cessione delle quote Lgh ad A2A, 16 sindaci cremaschi: ‘nessuna delibera approvata’

Sedici sindaci del cremasco oggi hanno sottoscritto un documento precisando che “i comuni soci di Scrp non hanno mai deliberato in consiglio comunale alcuna cessione ad A2A delle proprie partecipazioni in Lgh e non hanno mai dato indicazioni in tale direzione”. Questo dopo che, il 28 giugno scorso, A2A informava del “progetto di fusione per incorporazione di Lgh  in  A2A”. In sostanza veniva ceduto il 49 per cento di Lgh  ad A2A. Tuttavia, nell’agosto 2016 è stata chiusa l’operazione della cessione del 51 per cento di Lgh  ad A2A. All’epoca Scrp, che deteneva poco più del 9 per cento di azioni di Lgh, aveva deciso, attraverso il consiglio d’amministrazione, la cessione, senza il parere dei sindaci. Successivamente, nel 2018,  è stata messa in liquidazione Scrp e da allora ogni decisione è stata presa dal commissario liquidatore.

 

I firmatari del documento

Sulla base di questo i sindaci firmatari: Paolo Aiolfi (bagnolo), Antonio Grassi (Casale), Roberto Moreno (Casaletto d.s.), Matteo Guerini Rocco (Credera), Aldo Assandri (Cumignano), Giuseppe Piacentini (Fiesco), Nicola Marani (Salvirola), Elena Festari (Madignano), Rosolino Bertoni (Palazzo), Piergiacomo Bonaventi (Pandino), Feruccio Romanenghi, Attilio Polla (Romanengo), Gabriele Gallina (Soncino), Mauro Agarossi (Ticengo), Angelo Barbati (Trescore), Paolo Paladini (Vailate) ribadiscono di non aver mai portato e deliberato in consiglio alcuna cessione delle proprie quote di Lgh in A2A”.

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