Anche Crema deve fare i conti “con un mutamento profondo delle esigenze e dei bisogni abitativi, che testimoniano un’emergenza sempre più seria. È un dato di fatto incontrovertibile che tutte le istituzioni devono fronteggiare”. Rispondendo all’interrogazione presentata da Ilaria Chiodo (gruppo Borghetti sindaco) e Paolo Nicardi (Gruppo misto), la vicesindaca Cinzia Fontana ha relazionato sulla ‘situazione aggiornata dello stato delle case popolari’. Ha ribadito che “i comuni non potranno rispondere in modo solido ed efficace, se non solo parzialmente, senza un intervento importante e forte delle altre istituzioni, a livello nazionale e soprattutto regionale”.
Sostenibilità a rischio
Come più volte sottolineato “oggi la sostenibilità del sistema della residenzialità pubblica e sociale è oggettivamente a rischio”. I motivi? “Una domanda radicalmente cambiata e un’offerta inadeguata perché datata, scarsa e che necessita di ingenti risorse anche semplicemente per garantire una manutenzione dignitosa. E in un tale scenario i comuni sono lasciati completamente soli”.
Procedura complessa, lunga e farraginosa
L’edilizia residenziale pubblica è di competenza esclusiva regionale: ne stabilisce canoni, leggi e criteri. La procedura di assegnazione è stabilita dalla L.R. 16/2016 e dal Regolamento regionale n. 4/2017. È formata da “29 articoli più un allegato e 116 modifiche”. Si tratta di una procedura “complessa, lunga e farraginosa, al punto che sono le stesse norme ad aver in parte paralizzato il meccanismo delle assegnazioni”. Gli uffici comunali sono tenuti a seguire le indicazioni previste dalla norma e dalle procedure regionali. “Lo stato dell’appartamento – ha spiegato l’assessora alla pianificazione territoriale, urbanistica, edilizia e patrimonio – viene verificato da un sopralluogo congiunto tra comune ed ente gestore Aler, non al momento dell’assegnazione, ma prima dell’inserimento nell’avviso pubblico. In base alla graduatoria definitiva delle domande (domande che possono essere presentate solo durante il periodo di apertura del bando) e dopo tutta la fase di verifica istruttoria sul nucleo familiare, il nucleo assegnatario viene individuato dall’ente proprietario”. Le graduatorie sono due: una del comune, una dell’Aler. “Acquisiti i documenti per la stesura del contratto e il calcolo del canone, l’Aler convoca il nucleo per la firma del contratto e la consegna delle chiavi. I nuclei fragili, in carico al servizio sociale, vengono supportati dagli assistenti sociali di riferimento, dal personale di prossimità e dagli operatori della mediazione abitativa”.
La piattaforma
La L.R. 16/2016 ha istituito una Piattaforma informatica regionale. Consente agli operatori pubblici e privati di gestire le procedure per l’assegnazione degli alloggi e al singolo cittadino di monitorare le proprie richieste, dalla domanda sino all’assegnazione. Dalla piattaforma è possibile scaricare le tabelle delle proprie unità immobiliari: sono riportati i dati completi, ovvero codici di riferimento, dati catastali e stato degli alloggi. Il comune di Crema ha a disposizione la tabella con i dati riguardanti i 358 alloggi di proprietà.
Manutenzione e sfitti
Attualmente sono sfitti complessivamente 114 alloggi. Sono di proprietà del comune 46 alloggi. Dell’Aler gli alloggi sfitti con necessità di manutenzione sono 61, altri 7 sono in manutenzione ordinaria. “Un numero enorme”, ha commentato Cinzia Fontana: “mette in evidenza il circolo vizioso nel quale siamo entrati: le risorse per la manutenzione ordinaria derivano quasi solo dagli affitti, la crescente morosità però riduce ulteriormente i fondi disponibili per la manutenzione, la sistemazione di un alloggio necessita di interventi più complessi rispetto al passato essendo più rigorose le norme su strutture, impiantistica ecc”. Per riattare un alloggio sfitto servono in media 30 mila euro: la cifra necessaria per sistemare gli alloggi sfitti supera i 3,3 milioni di euro. A questo si aggiunge “un altro bisogno urgente: la manutenzione ordinaria e straordinaria degli alloggi abitati”. Nel bando dell’autunno 2024 sono state inserite 20 unità abitative, assegnate in questi mesi, 14 delle quali di proprietà del comune: ristrutturate, ad oggi quasi tutti assegnate.
Lavori in corso
Le quattro unità abitative di via Ponte della Crema necessitano di una manutenzione straordinaria. Il progetto dell’Aler prevede una spesa di 140 mila euro circa. Il comune sta verificando “le disponibilità economiche, da ribassi d’asta e da rendiconto della gestione Aler 2024, per procedere con l’approvazione definitiva del progetto e l’affidamento dei lavori”. Sono in corso e termineranno “nei prossimi giorni” i lavori di sostituzione delle persiane in vicolo Rino, via Valera e piazza Terny de Gregory 1. Il comune prevede di iniziare “nei prossimi giorni i lavori per la copertura degli edifici in vicolo Rino e via Valera. Per l’edificio di piazza Premoli abbiamo dovuto attendere il parere della Sovrintendenza sul progetto, parere positivo trasmesso il 17 aprile 2025. A questo punto, siamo nelle condizioni di procedere con l’espletamento della gara per i lavori”. Conclusi a gennaio i lavori di manutenzione straordinaria dell’appartamento di via Veneto 26, “l’alloggio sarà inserito nel prossimo avviso pubblico per l’assegnazione delle unità abitative Sap”. Le risorse del progetto Housing first (fondi Pnrr per 710 mila euro) sono state destinate ai progetti presentati dalla Fondazione benefattori, dalla fondazione don Angelo Madeo/Caritas, dal comune di Spino d’Adda e dal comune di Crema: in città sono in corso i lavori per 4 alloggi: 3 in via Bramante e 1 in via Venezia. Iniziati il mese scorso, l’impresa ha 180 giorni di tempo per concludere i lavori.
Fronte comune
Tema particolarmente complesso, necessita di una quantità enorme di risorse. Negli ultimi due anni – ha ribadito l’assessora - alcuni lavori si stanno facendo. Per la manutenzione straordinaria è stato investito più di un milione di euro, ma abbiamo bisogno di capire come programmare, come gestire, come pianificare gli interventi e quindi con quali risorse garantirli. Sta diventando sempre più difficile dare risposte con una minima dose di certezza ai residenti, alle persone in graduatoria, a chi richiede il cambio dell’alloggio”. Un esempio chiarificatore: in via Galli (a santa Maria), ci sono lavori da fare per 850.000 euro. Il bando è uscito ormai un anno fa. La graduatoria pubblicata ormai più di quattro mesi fa: i primi quattro progetti hanno tutti lo stesso punteggio. “Crema potrebbe portarsi a casa 500 mila euro e 350 mila li abbiamo già stanziati. Però la concessione delle risorse da parte della regione Lombardia avviene solo dopo che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti avrà approvato l’elenco. Abbiamo sollecitato Regione e Ministro, per avere una qualche notizia e garanzia sui tempi ma ci faranno sapere. Nel frattempo il Ministero preannuncia alla Regione che le risorse previste per l’anno 2026 subiranno una riduzione del 50 per cento. Colgo l’occasione per chiedere al consiglio comunale di fare fronte comune per sollecitare i livelli superiori a programmare un investimento serio, lungo e con qualche margine di certezza su questo tema”.