‘No all’indottrinamento islamico alla scuola primaria’. È quanto dichiarano l’europarlamentare Isabella Tovaglieri e il consigliere comunale del Carroccio Andrea Bergamaschini riguardo la lezione sulla religione islamica, tenuta da Hamid Tahiri nel plesso di santa Maria a Crema. “Mentre sempre più scuole censurano i simboli del cristianesimo, si moltiplicano le iniziative didattiche volte all’indottrinamento dei bambini alla religione islamica, come quella che ha interessato la scuola primaria di santa Maria dove gli alunni di quinta hanno dovuto partecipare a una lezione sull’Islam tenuta dal responsabile del Centro culturale islamico cremasco”.
Reciprocità
“Per tutto questo dobbiamo ringraziare anche il vento progressista che soffia dall’Europa, dove in barba al principio di reciprocità e difesa delle proprie radici cristiane, Bruxelles spende milioni di euro dei contribuenti per promuovere la cultura islamica nella società europea, dopo aver abolito il presepe e la parola Natale. È ora di dire basta per salvaguardare il nostro futuro: oggi accettiamo lezioni di Islam apparentemente innocue, domani potremmo trovarci a dover difendere le conquiste occidentali in termini di libertà, uguaglianza e diritti”. Bergamaschini ha aggiunto: “si tratta di un episodio gravissimo, che segna un ulteriore passo verso un’inaccettabile islamizzazione strisciante delle nostre scuole pubbliche. Chiediamo che l’amministrazione scolastica e quella comunale chiariscano immediatamente chi ha autorizzato questa iniziativa, con quali criteri e con quali controlli. Non è questo il futuro che vogliamo per i nostri figli. La scuola deve educare, non indottrinare”.
La posizione di Sinistra Italiana
Sulla questione è intervenuto Paolo Losco della Sinistra Italiana: “Parlare di indottrinamento islamico per descrivere un’ora di lezione, su richiesta delle insegnanti di religione cattolica, in cui Hamid Tahiri ha risposto con pacatezza e disponibilità alle domande dei bambini sull’Islam, significa alimentare volutamente una narrazione falsa e pericolosa. In quella classe, come ha spiegato lo stesso Tahiri, erano presenti anche bambini musulmani che frequentano serenamente le ore di religione cattolica. È questa la realtà quotidiana delle nostre scuole: luoghi di dialogo, incontro, convivenza. Tutt’altro che minacce alla libertà. Quella che la lega scambia per libertà è in realtà marginalizzazione e discriminazione di chi non la pensa come loro. Proprio l’opposto di “libertà”.
‘Intolleranza della Lega’
“La vera minaccia è l’intolleranza che la Lega continua a legittimare e promuovere, trasformando ogni occasione di conoscenza reciproca in un attacco ideologico. Così si mina la sicurezza tanto cara alla lega: alimentando paure, distorcendo i fatti, fomentando odio. Chi oggi grida allo “scandalo” di una lezione sull’Islam, domani sarà lo stesso che negherà il diritto alla libertà religiosa, alla convivenza pacifica, alla scuola come luogo di apertura mentale. Esprimiamo piena solidarietà ad Hamid Tahiri, oggetto di attacchi inaccettabili. Da anni lui e il Centro culturale islamico cremasco si impegnano per l’integrazione e il dialogo, con costanza e rispetto. Sono un esempio prezioso per tutta la nostra comunità. Crema è una città accogliente, sicura ed inclusiva. A chi prova a dividere, risponde con l’unione. A chi cerca il nemico, risponde con la comunità. A chi promuove ignoranza, risponde con la conoscenza.
‘Apertura verso altre religioni’
A favore dell’integrazione anche il Pd con la segretaria cittadina Cecilia Brambini. “Conoscere la storia delle più importanti religioni non può essere un crimine ma c'è purtroppo qualcuno che vorrebbe far tacere la cultura e vorrebbe chiudere le menti in stretti confini anziché favorirne l'apertura verso la comprensione delle cose. Abbiamo da pochi giorni pianto la morte di papa Francesco, che ha fatto del suo mandato uno strumento di accoglienza e apertura verso tutte le religioni. Il suo messaggio è stato forte ed ha indicato a tutti, anche ai non credenti, una via di pace e solidarietà umana. Quante volte l'abbiamo visto abbracciare autorità di altre chiese rendendo manifesta la sua volontà per un dialogo tra le religioni”.
‘Mente aperta’
“La conoscenza crea progresso, questo è innegabile, non eleva forse anche l'umanità delle persone? Perchè allora non dovremmo iniziare dai bambini che hanno la mente curiosa e aperta al nuovo e non hanno schemi mentali paragonabili a quelli di alcuni appartenenti a partiti con povertà di idee. La lezione di religione può essere, un momento di insegnamento nel quale porsi ad esempio l'obiettivo di stimolare i bambini ad un senso critico, attraverso l'approfondimento dei contenuti di più di una religione (non solo quella Islamica) e precisamente delle religioni monoteiste: cristianesimo, ebraismo e islam. Dunque dove starebbe l'indrottinamento di cui parla la Lega? È la forma mentale di queste persone che favorisce la nascita dei conflitti mentre chi sa cogliere nel profondo il senso di essere insegnanti non parlerà mai, in un caso come quello delle maestre della scuola di santa Maria, di indottrinamento religioso ma di apertura verso l'altro”.
Dalla parte di chi si impegna
“Potremmo parlare invece della viltà di chi si inventa casi sociali o politici che non hanno ragione di esistere se non per l'unica volontà di attaccare maestre che svolgono nel migliore dei modi il loro mestiere. Noi stiamo certamente dalla parte di chi si impegna quotidianamente e con dedizione come educatrici/educatori perchè sappiamo quanto sia difficile il lavoro svolto nell'affrontare saggiamente l'educazione dei bambini in una società che, malgrado chi vorrebbe negarlo, è ormai multiculturale”.
“Becera propaganda”
Al riguardo è da registrare anche una nota stampa del sindaco Fabio Bergamaschi: “Io non mi pronuncio sul pessimo intervento della Lega. La più becera propaganda si commenta da sé. Intervengo però sentendo il dovere di esprimermi a difesa e sostegno non solo delle maestre di Santa Maria, ma di tutti gli insegnanti, alle prese quotidianamente con la complicata questione affidata alle loro mani: gestire con equilibrio, saggezza e molti sacrifici bimbi e giovani generazioni provenienti dalle più varie culture e sensibilità, alla scoperta del mondo e di se stessi, nella logica del rispetto reciproco. I nostri insegnanti non hanno affatto bisogno di guastatori del proprio lavoro, ma di pieno sostegno nel costruire giorno dopo giorno coesione sociale. In questo senso, pur essendo l’iniziativa di cui stiamo parlando il frutto autonomo della scelta formativa della scuola di Santa Maria e delle insegnanti di religione, colgo l'occasione per ringraziare la Diocesi e le scuole per la collaborazione messa in campo in questi anni per costruire ponti e relazioni solide e positive tra le persone”.