17-05-2024 ore 20:37 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Rimpasto di giunta. Ilaria Chiodo: ‘sbagliato nei modi, nel merito e anche nelle conseguenze’

“Dopo settimane di stallo, ci saremmo aspettati altre scelte, con anche la sostituzione dell’assessore al welfare, ambiti che al pari dei lavori pubblici, mostra enormi lacune nelle capacità di ascolto dei nostri concittadini e nella messa a terra di progettualità rivolte alle persone più fragili, visto anche i proclami del sindaco sul rinnovamento e sul rafforzamento su questa amministrazione”. In sostanza, per Ilaria Chiodo, della lista Borghetti sindaco, “è un rimpasto sbagliato nelle modalità, nel merito e nelle conseguenze di queste decisioni”.

Galateo istituzionale

“Le modalità: sono costretta a far notare che Bergamaschi non ha ritenuto doveroso informare direttamente i consiglieri di minoranza riguardo la sostituzione di un assessore (evidentemente già da tempo pianificata) e la redistribuzione delle deleghe, prima di darne notizia durante l’ormai noto incontro alla casa del Pellegrino, incontrato riportato poi dalla stampa locale e in cui erano presenti diverse persone legate al centrosinistra, persone che non ricoprono alcun ruolo all’interno dell’amministrazione e non siedono, a differenza di noi consiglieri di minoranza, in consiglio comunale. Certamente Bergamaschi non aveva e non ha alcun obbligo di farlo, ma ricordo al nostro sindaco che esiste un “galateo istituzionale” che ritengo vada rispettato, in quanto come minoranza rappresentiamo pur sempre un consistente numero di cittadini che il nostro sindaco dovrebbe tenere in considerazione”.

Promesse disattese

“Il merito: se dopo appena due anni di mandato, il sindaco ritiene di dover correre ai ripari sostituendo un assessore, che era stato eletto, sono state sbagliare solo le nomine date ad alcune persone o sbagliate erano anche le promesse elettorali? Promesse forse non aderenti alla realtà e alla vera volontà di questa amministrazione? Amministrazione che si dichiarava vicina ai quartieri e che nei fatti sta dimostrando l’esatto opposto”.

Nuovi costi da sostenere

“Le conseguenze: questo rimpasto porterà con sé nuovi costi che verranno sostenuti dalle nostre casse comunali per via dell’inserimento di un nuovo assessore. Costi per un nuovo assessore, tra l’altro non eletto dai nostri concittadini, che andranno a sommarsi ai costi per l’introduzione della figura del capo di gabinetto, i cui compiti non sono ancora completamente chiari, ma per cui sembrerebbe doversi occupare del coordinamento della presenza del comune nelle società partecipate, delega che per stessa ammissione odierna del sindaco resta nelle sue mani che evidentemente non bastano”.

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