Il sindaco spegne le polemiche: 'È la legge. Nessun aumento di indennizzo in autonomia'

Che la campagna elettorale a Cremosano sarebbe stata intensa e senza esclusione di colpi l’avevamo già intuito. Che sarebbe iniziata così presto no. L’appuntamento alle urne è fissato per ottobre. Il gruppo di Paul Poiret mette in luce l’aumento, con delibera del 15 marzo, dell’indennità di sindaco da 1446 a 1659 euro (+213 euro) mensili con decorrenza dal primo gennaio 2021, cioè retroattivo. Invariata a 165 euro quella del vice, mentre l’assessore Manzoni ha rinuncia alla sua (124 euro) già da marzo 2019. "Una decisione impopolare - secondo Poiret in -  un momento di crisi sanitaria ed economica così importante".

Adempimento di legge

Perrino non ha agito contro la legge.Ha solo messo in pratica quello che gli è concesso dallo Stato. Il decreto del 23 luglio 2020, recita che l’indennità spettante ai sindaci dei Comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti può essere aumentata fino all’85 per cento del gettone previsto per i primi cittadini di Comuni con più di 5.000 abitanti. A questo scopo, il ministero dell’Interno ha messo a disposizione un fondo di 10 milioni di euro per sostenere economicamente quei Comuni che avessero deciso per questo aumento: in pratica, l’extra lo mette lo Stato. "Non mi sono aumentato nulla. Si tratta di un adempimento di legge messo in pratica dalla maggior parte dei sindaci. Non mi ricandido a sindaco e quindi non ho nemmeno intenzione di entrare in polemica". Il sindaco esclude anche un suo ingresso in argomenti di natura elettorale. "Rispondo quando lo ritengo necessario. Attualmente i componenti della lista Vivi Cremosano non hanno nessuna carica istituzionale. Sono dei cittadini e come tali, qualora avessero qualcosa da chiedere lo possono fare, come tutti, rivolgendosi in municipio". Perrino tiene comunque a precisare: "niente è stato tolto agli abitanti di Cremosano, né tantomeno aiuti in caso di emergenza economica dovuta al Covid o altro".