Promossa dalla diocesi di Crema e “fortemente caldeggiata dal vescovo Oscar Cantoni”, la Scuola di formazione socio-politica Lodovico Benvenuti verrà presentata sabato 9 maggio alle ore 9.30 in sala Alessandrini. L’iniziativa durerà 2 anni (a partire da questo settembre), si svolgerà presso il polo universitario di via Bramante e mira a coinvolgere una quarantina di ragazzi tra i 17 ed i 35 anni.
Esperienze pregresse
Non si tratta di una novità: già nell’anno pastorale 2011-2012 la scuola aveva coinvolto nel percorso di formazione poco più di una decina di giovani. Un’esperienza che i 5 enti organizzatori – la scuola Benvenuti, il centro diocesano Gabriele Lucchi, la Pastorale giovanile di Crema, il Movimento cristiano lavoratori e la diramazione focolarina del Movimento politico per l’unità – hanno deciso di ripetere quest’anno.
L’incontro del 9 maggio
La presentazione ufficiale avverrà il 9 maggio, quando al tavolo dei relatori siederanno il sociologo Bernard Callebaut, il costituzionalista Bruno di Giacomo Russo, l’avvocato Antonella Crippa ed il politologo Alberto Lo Presti. Condurranno le interviste alcuni degli ex allievi della scuola di formazione: Claudio Guerci, Landry Mualu e Alessandro Cinciripini.
La scuola di formazione
La scuola di formazione sarà aperta a tutti i giovani, di qualsiasi estrazione sociale e politica. Avrà un costo simbolico di 20 euro, “per far capire – spiega il presidente provinciale Mcl, Michele Fusari – che si tratta di qualcosa di serio. La chiesa ha spronato le 5 realtà organizzatrici a formare le giovani coscienze della futura classe dirigente, perché ora come ora, nel panorama dei ragazzi, si sente un po’ di vuoto”. La dottrina sociale cristiana farà da “bussola” alle lezioni, che si svolgeranno dalle ore 19 alle ore 21 ogni 2 venerdì, secondo uno schema duale: un’ora di introduzione da parte del docente ed un’ora di dialogo.
Il bene comune
Titolo di quest’anno sarà Politica e bene comune: “un argomento, quest’ultimo – aggiunge Gianmario Crespiatico, rappresentante della diramazione focolarina del Movimento politico per l’unità – abbandonato in favore di un più anonimo interesse generale. Vorremmo tornare al concetto di bene comune fondandolo su due punti cardine: il dialogo, per superare le differenze politiche tramite il rispetto; la fraternità, perché destra e sinistra hanno lo stesso valore nel quadro democratico”.