17-03-2018 ore 11:17 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Cremasco. Andrea Agazzi, Lega ‘disponibile ad assumere la leadership del territorio’

“Manca una leadership nel Cremasco? La Lega è a disposizione”. Va dritto al sodo il segretario del Carroccio locale, Andrea Agazzi: “da qualche settimana, per non dire mesi, il futuro di Scrp è al centro del dibattito politico locale. Liquidazione della società o trasformazione in società in house sono solo alcune delle ultime proposte che abbiamo potuto leggere ed ascoltare dai protagonisti della vicenda, nonché soci di Scrp: i sindaci”.

 

La soluzione e la preoccupazione

Agazzi spiega di avere “la giusta preoccupazione per questa partita perché se da un lato una soluzione è da trovare in tempi ragionevoli, è anche vero che i continui rinvii (siano essi della società stessa o del legislatore) non possono certamente essere indicatore di una situazione di scadenza ravvicinata o di emergenza. La vera preoccupazione è legata alla mancanza di leadership nel Cremasco, peraltro non frutto di una mia valutazione politica, ma risultato di quanto emerso ascoltando e leggendo tanti sindaci del territorio”.

 

Figura più divisiva che costruttiva”

“Il secondo mandato del sindaco Stefania Bonaldi – prosegue Agazzi - doveva essere strettamente legato ai temi territoriali, ma sta risultando una figura più divisiva che costruttiva all’interno del territorio. Di questo non posso che esserne deluso in quanto sarei solamente felice di vedere il Cremasco unito e compatto verso il futuro. Purtroppo è evidente che il metodo impiegato a Crema, dove ogni critica viene rigettata al mittente con un’arroganza senza pari, non è replicabile con i colleghi sindaci pari grado”.

 

La prima forza del territorio

“Le elezioni del 4 marzo – prosegue l’esponente leghista - hanno però offerto una risposta chiara da parte dei cittadini alla politica locale: il centrodestra è, largamente, la prima forza politica sul territorio e la Lega il primo partito in assoluto. Questo risultato, di cui ringraziamo i cremaschi, ci impone di esercitare la responsabilità di federare il territorio in un dialogo che porti a delle soluzioni. Per farlo occorre però fissare dei punti di partenza, perché se oggi ci troviamo a dibattere sul futuro di Scrp i motivi sono molteplici”.

 

L’alternativa alla sinistra

“Senza nessun tipo di arroganza, ma al contrario con l’umiltà e la serietà di dover offrire un’alternativa alla visione della sinistra, ritengo sia necessario unire le personalità politiche ed istituzionali del territorio in un momento di riflessione sul futuro della società Scrp e per questo – conclude Agazzi - mi metto a disposizione”.

341