17-02-2015 ore 11:26 | Politica - Vaiano Cremasco
di Stefano Zaninelli

Nuovo canile. Il difficile equilibrio nel bando per la gestione. Pietro Moro, Scrp: “i nostri parametri non erano restrittivi”

“L’associazione Anpana, che si era aggiudicata il bando, ha lasciato per problemi interni a loro. Le associazioni di volontariato sono fragili sotto il profilo organizzativo perché vivono grazie ai volontari. Che il bando possa essere percepito come troppo stringente è dovuto alle complicate condizioni da cui le associazioni stesse partono”. Così Pietro Moro, presidente della Società cremasca reti e patrimonio, in merito al bando di gestione del nuovo canile.

 

La partecipazione

Secondo l’associazione Randagi si diventa il bando conteneva parametri penalizzanti per le associazioni di volontariato. “Non si può dire – commenta Moro – che il nostro bando fosse restrittivo dal punto di vista della partecipazione. Nessuno s’è inventato nulla: abbiamo studiato i bandi redatti per la gestione dei canili e ne abbiamo messo a punto uno che tenesse conto delle condizioni dettate dai sindaci. Non è semplice mantenere alti i criteri di affidabilità e al tempo stesso non tagliare fuori nessuno”.

 

L’importo economico

Secondo Moro non regge l’argomentazione fondata sull’importo economico fissato nel bando: “possiamo certo ragionare sulle risorse economiche, sicuramente non in linea con le risorse messe a disposizione dell’Enpa, tuttavia ci sono molti canili con costi di gestione molto simili a quelli immaginati da noi. Non solo: la stessa associazione Anpana ha praticato un ribasso d’asta, fatto anche questo significativo”.  

 

Il punto d’equilibrio

“Trovare il punto d’equilibrio in un bando di gara non è semplice: criteri troppo restrittivi rischiano di restringere la platea mentre parametri più laschi potrebbero favorire soggetti che non hanno le qualità adatte. È fuori discussione che grande attenzione fosse stata posta sugli aspetti economici, ma il budget è quello che viene stabilito dai comuni, non spetta  noi. Quel che è certo – conclude Moro – è che nel prossimo bando di gara cercheremo di tenere presenti alcune osservazioni che ci sono state fatte”.