16-12-2020 ore 09:00 | Politica - Spino d'Adda
di Claudia Cerioli

Cremazione a Spino d'Adda: “favorevoli 130 Comuni, ma i cittadini non sanno nulla”

Non si è fatta attendere la risposta del consigliere regionale del movimento cinque stelle Marco Degli Angeli al presidente dell’area omogenea Aldo Casorati che l’ha invitato “ad attenersi ai fatti”. “Il 5 agosto - spiega il consigliere pentastellato - ero presente alla riunione, tenutasi in video conferenza, tra il presidente dell’area vasta Casorati, Consorzio.it e i rappresentanti della struttura tecnica della direzione generale ambiente e welfare di Regione Lombardia per illustrare la progettualità di area omogenea cremasca per i templi crematori. L’intenzione, chiara, di Consorzio.it era proprio di costruirla all’interno del nostro territorio. Al vaglio c’erano due o tre aree. Tuttavia Spino d’Adda è stata ritenuta la più adeguata per via della vicinanza con la Paullese. Da qui ho supposto che, se una società partecipata dai Comuni ha fatto determinate proposte ai rappresentanti regionali, significa che i sindaci dei comuni partecipanti fossero stati avvisati precedentemente sulla volontà di indicare Spino come possibile destinazione per il forno crematorio. Immagino anche, in via informale, tempo prima, l’amministrazione spinse fosse stata avvertita di questa scelta condivisa dai comuni dell’area vasta”.

 

“Spino sapeva da tempo”

Da quanto afferma Degli Angeli, Casorati conosceva da tempo l’argomento e la zona più idonea da mettere sul tavolo della discussione con la dirigenza regionale. “Non credo che Spino sia sia trovata candidata tra capo e collo, dopo il 30 ottobre, quando cioè è stata pubblicata la delibera regionale sulla manifestazione d’interesse alla realizzazione di un tempio crematorio. L’amministrazione di Spino d’Adda ha poi deciso di indire una riunione pubblica, la prima, sull’argomento, il 24 novembre. Quindi già doveva esserne a conoscenza da un mese. Io prima di quella data ho fatto un comunicato in cui chiedevo come mai si era ritardata così tanto la presentazione ai cittadini”.

 

“Non ci sono tutele certe per l’ambiente”

Il presidente dell’area vasta Casorati parla di “uno studio sull’impatto ambientale" che la struttura avrebbe sul territorio. “Lo studio è stato eseguito da un professore universitario di ingegneria ambientale che ha certificato la mancanza di alcun tipo di problema sia per l' ambiente che i cittadini e che la progettazione sarebbe stata eseguita prendendo a riferimento i parametri più stringenti applicati non solo in Italia ma in Europa. Un’analisi di questo tipo, dando mandato a un docente universitario, richiede anche parecchio tempo. È un segnale che già tempo fa si era fatto quadrato sull’opzione di realizzare la struttura. Inoltre, stando al Dgr del 30 giugno 2020 in materia di cremazione in Lombardia, ad oggi non esistono in regione criteri tecnici uniformi finalizzati a individuare prescrizioni specifiche, nonché valori limite alle emissioni, al fine di supportare le istruttorie da parte delle autorità competenti e garantire elevati livelli di tutela dell’aria”.

 

I Comuni a favore

“Favorevoli alla realizzazione di un tempio crematorio a Spino sono 130 comuni appartenenti a quattro province diverse: l’area cremasca con 50 comuni, 50 della zona bresciana e altri della bergamasca e basso milanese. Il referendum che la maggioranza, così come la minoranza di Spino vorrebbero attuare è infattibile. Il parere del Comune sulla manifestazione d’interesse deve essere inviata entro il 31 dicembre. La Regione decide entro il 15 aprile. Spino per quell’epoca sarà in amministrazione ordinaria visto che va ad elezioni tra maggio e giugno. Quindi non avrebbe il tempo di indire un referendum. I tempi sono troppo stretti. La mia - conclude Degli Angeli - non è una posizione favorevole o contraria al tempio crematorio. Io sono a denunciare la scarsa partecipazione del territorio a questa manifestazione d’interesse. Sia a livello di amministrazione, che di cittadini. Si sta per costruire un impianto che avrà un impatto forte sul territorio e non se ne parla nei consigli comunali? Con quello spinese avremo due templi crematori a distanza di 12 km con quello di Lodi che ha chiesto di poter aumentare le linee da una a due”.

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