16-09-2021 ore 15:00 | Politica - Dall'italia
di Sara Valle

'Cannabis legale', in pochi giorni raccolte oltre 420 mila firme per il referendum

La giornata di ieri si è chiusa con oltre 420 mila firme. Ne servono 500 mila entro il 30 settembre per il referendum sulla legalizzazione della cannabis. L'iniziativa è promossa, dalle associazioni Luca Coscioni, Meglio legale, Forum droghe, Antigone e Società della ragione ed ha raccolto l'adesione di varie forze politiche e di singoli esponenti. Si può aderire esclusivamente online, grazie alla firma digitale, cliccando qui. Il quesito, come spiegato sul sito web, mira a “depenalizzare la condotta di coltivazione di qualsiasi sostanza, intervenendo sulla disposizione di cui all’art. 73, comma 1, e ad eliminare la pena detentiva per qualsiasi condotta illecita relativa alla Cannabis ( articolo 73 comma 4) , con eccezione della associazione finalizzata al traffico illecito di cui all’art. 74”. Con riguardo alle sanzioni amministrative previste “il quesito propone di eliminare la sanzione della sospensione della patente di guida e del certificato di idoneità alla guida di ciclomotori, attualmente destinata a tutte le condotte finalizzate all’uso personale di qualsiasi sostanza stupefacente o psicotropa, intervenendo sull’art. 75, comma 1, lettera a).

 

Dibattito da non rimandare

Come spiega Franco Bordo: “quella della coltivazione, vendita e consumo di cannabis è di fatto una delle questioni sociali più importanti nel nostro Paese, in quanto si tratta di un tema che attraversa la giustizia, la salute pubblica, la sicurezza, la possibilità di impresa, la ricerca scientifica, le libertà individuali e, soprattutto, la lotta alla criminalità organizzata, interessata da un giro d’affari di oltre 6 miliardi all’anno. C'è poi il tema della cannabis a uso terapeutico, che vede molti pazienti, ancora oggi, lasciati soli dallo Stato nell'impossibilità di ricevere la terapia: queste persone si trovano nella posizione di dover scegliere tra il finanziare il mercato criminale delle piazze di spaccio, o coltivare cannabis a casa rischiando fino a sei anni di carcere. Penso che il dibattito non debba più essere rimandato ma affrontato con tutti gli strumenti democratici a nostra disposizione, referendum compreso. Per questo invito a sostenere l’iniziativa referendaria collegandosi al sito apposito, dove è possibile prendere visione del testo completo della proposta e sottoscriverla con semplici passaggi”.

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