16-09-2020 ore 14:25 | Politica - Dal cremasco
di Andrea Galvani

Sanità del Cremasco, la lettera aperta di Bonaldi e Casorati: ‘investire e riorganizzare’

“Apriamo una stagione di investimenti per il presidio sociosanitario del Cremasco”. È quanto chiedono il sindaco di Crema e il presidente dell’Area omogenea cremasca in una lettera aperta indirizzata ad Ats, Asst e Regione Lombardia. L’obiettivo è “rafforzare i presidi extraospedalieri di medicina territoriale”. Argomento che verrà ribadito durante il richiesto “incontro coi direttori generali”, impegnati con Asst, medici di base, Rsa, centri di riabilitazione, aziende sociali e terzo settore nella stesura del Piano operativo territoriale, pensato in caso di un riacutizzarsi del Covid 19.

 

Nuova eventuale emergenza

“La missione che Regione Lombardia ha dato a tutte le Ats è di presentare il piano operativo entro metà settembre al fine di predisporre una rete territoriale più pronta e meglio coordinata ad affrontare l'eventuale emergenza”. Ai sindaci compete segnalare se “sul proprio territorio vi siano strutture pubbliche, private, o appartamenti che possano essere messi a disposizione per persone sole o con difficoltà di coabitazione familiare, in quarantena perché positive asintomatiche o perché stretti contatti di casi positivi”. Per Casorati e Bonaldi “è un implicito riconoscimento dell’assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale, integrata con il territorio, prevista dalla Legge di riforma della L.R.23/2015, ma rimasta quasi interamente sulla carta”.

 

Riapertura completa

“L'ospedale deve riaprire in sicurezza tutte le attività di degenza, operatorie e ambulatoriali”. In qualità di sindaci, abbiamo già iniziato questo lavoro col primo obiettivo di realizzare un PreSST nell'ex Tribunale di Crema. La dirigenza Ats ha partecipato ai nostri primi due incontri e si è messa a disposizione come organo programmatorio e propositivo verso Regione Lombardia. Il PreSST, come stabilito dalla L.R. 23, è uno strumento importantissimo che fa pero' riferimento alla responsabilità realizzativa e gestionale della Asst”. In allegato la lettera integrale.