16-09-2015 ore 13:22 | Politica - Crema
di Gianni Carrolli

San Bartolomeo. Il plesso scolastico "era un bluff di Salini". Le condizioni economiche del Fondo Eridano "erano compromesse"

Rispetto alla realizzazione del nuovo plesso scolastico a San Bartolomeo, “l'impegno assunto dall'allora presidente della provincia Massimiliano Salini era un bluff, privo di una reale base economica, un millantato credito”. Il motivo lo spiega il Comitato per l'utilizzo pubblico della ex scuola di CL: le condizioni economiche Fondo Eridano – a cui spettava il compito di finanziare la costruzione – “erano all’epoca talmente compromesse da non consentire la messa in cantiere del progetto”.

 

Polemiche inconsistenti

Secondo il Comitato – nei giorni scorsi a colloquio col sindaco, Stefania Bonaldi, per gli aggiornamenti – naturale conseguenza è “l’inconsistenza dell’apparato polemico messo per anni in campo (da qualcuno ancora recentemente alimentato) da tutti coloro che hanno accusato i promotori del recupero della struttura della Valcarenga di aver impedito l’esito positivo del progetto San Bartolomeo, negando alla città di Crema la rapida messa a disposizione di una nuova struttura scolastica. La realtà è che si è evitato, con ogni probabilità, di affiancare allo scheletro della Valcarenga un’altra opera edilizia incompiuta”.

 

L’intervento dei provati

Tra le diverse ipotesi in campo, quella più probabile in merito al destino dell’ex scuola di CL prevede “un intervento di privati, che potrebbero portare a termine la struttura per poi affittarla alle amministrazioni competenti. Ad oggi sono previste tre nuove aste con conseguente abbassamento del prezzo d'acquisizione del 20% ad ogni seduta. Attualmente il valore complessivo è stimato in 7 milioni 800 mila euro aggiudicabili a blocchi. È possibile acquistare anche un auditorium e una palestra, ma nemmeno il crearsi di opportunità tanto favorevoli sembra al momento aver destato l'interesse di privati o società sportive”.

 

L’interesse della Regione

“Il sindaco, inoltre, ha comunicato di avere già inviato nell’aprile del presente anno una nota alla Regione Lombardia (senza ricevere alcuna risposta), nella quale la si sollecitava a rendersi disponibile al recupero del complesso della Valcarenga, affinché possa essere messa a disposizione della cittadinanza una struttura scolastica ritenuta necessaria, allo stato attuale acquisibile a condizione vantaggiose, affinché – conclude il Comitato, ribadendo l’impegno a vigilare sulla questione – non vadano completamente disperse le risorse economiche a suo tempo stanziate dalla Regione stessa”.