16-07-2019 ore 17:39 | Politica - Soncino
di Andrea Galvani

Soncino. Bagno di folla per Salvini: riforme della giustizia e tasse, autonomia e Russia

Grande accoglienza, ieri sera a Soncino, per il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Introdotto dal Nessun dorma di Giacomo Puccini, sparato a tutto volume nella versione cantata da Luciano Pavarotti e in particolare nel passaggio “all’alba io vincerò”, ha raccolto l’ovazione e gli applausi, ringraziato per la nutrita presenza e affrontato l’attualità, partendo dal presunto sostegno economico ricevuto dalla Russia di Putin.

 

Dalla Russia con furore

Indicando le persone al lavoro per la festa, è andato dritto al punto: “I soldi li prendiamo dai volontari di Soncino. I soldi li facciamo con le patatine fritte e le salamelle, non abbiamo bisogno di andarli a cercare in Russi”. Il concetto è semplice: “hanno assoldato James Bond ma nella caccia al tesoro ‘dalla Russia con furore’ perderanno solo del gran tempo”. La ‘verità’ del Carroccio è un’altra: “diamo fastidio. In Italia e in Europa. Significa che stiamo lavorando bene. Più ci attaccano più comprendono che gli italiani capiscono”.

 

Riforma della giustizia

Allargando il campo, ha confermato gli sforzi per “la riforma della giustizia”. L’obiettivo è “dimezzare i tempi dei processi e far passare il principio che anche il giudice, come tutti i lavoratori, se sbaglia paga”. Non solo: “se un giudice entra in politica non è più super partes, quindi non potrà più tornare a fare il giudice”. Il percorso per l’autonomia regionale sembra aver subito un forte rallentamento. Per Salvini “l’autonomia è un diritto di tutti gli italiani, non solo dei lombardi. Se tutte le persone coinvolte mantengono la parola data, bisogna andare fino in fondo”. Restando in ambito fiscale, “dal nuovo anno, a partire dal primo gennaio 2019 chi fattura sotto i 100 mila euro pagherà il 20 per cento secco”.

 

La pazienza del pescatore

Infine, prima di concedersi ai selfie e al ‘popolo della Lega’, il messaggio agli ‘alleati’: “Che mi attacchino giornali e sinistra ci sta, ma che lo facciano quelli che governano con me è molto strano. Ma io faccio il pescatore: mio papà mi ha insegnato ‘Matteo stai lì, non ti muovere, porta pazienza. La pazienza, però, non è infinita. E tutti devono mantenere la parola data. Ogni giorno ha la sua denuncia, chi se ne frega. Venite a trovarmi se mi portano via”.

 

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