16-04-2021 ore 10:28 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema. La gestione della piscina è ‘una fiaba a tinte fosche, tutt'ora priva di un lieto fine’

“La vicenda che riguarda la piscina comunale di Crema sarà una fiaba o lieto fine?” In seno al centrodestra la storia ha tinte piuttosto fosche. Per Simone Beretta “il sindaco cerca di nascondere delle oggettive responsabilità su tutta una serie di temi amministrativi aperti e delicati, per usare un eufemismo, preoccupandosi di cose come il Ddl Zan o di Patrick Zaki o del premio Nobel ai Cubani, solo che ci sono ben altri problemi che interessano la nostra comunità e che non trovano soluzioni certe e serie”.

 

Indicibile sgomento”

Il consigliere di minoranza bolla come “uno scempio” la situazione che riguarda la gestione dell’impianto di via Indipendenza: “Gli impegni contrattuali mai assolti compiutamente e doverosamente. In attesa che Sport management tentasse di realizzarli senza mai riuscirci pur nei suoi ritardi atavici, il sindaco e la sua giunta hanno pure avuto la brillante idea di “donare” loro 180.000 euro di cui una trentina a fondo perduto. Sport Management appena incassato i soldi fino all’ultimo euro ci ha ripagato chiedendo l’amministrazione controllata. Non solo, ha anche preteso dal giorno dopo ulteriori “favori” economici finanziari per fortuna negati. Io non sono tranquillo rispetto al futuro della nostra piscina”. Vedere che altri impianti del territorio sono aperti “per consentire alle società sportive di potersi allenare e da noi no”, causa “uno sgomento indicibile”.

 

Prorogato il piano industriale

Beretta fa sapere che “Sport Management ha chiesto ed ottenuto dal tribunale di Verona una proroga di due mesi per la presentazione di un piano industriale da sottoporre ai creditori non aiuta certo il nebbione che si è venuto a creare a diradarsi. Compreso il fatto che la stagione estiva si avvicina e dal fronte ad ora nessuna buona”. La società scaligera “alla fine del 2018, dopo tre anni, non aveva ancora rispettato i termini ed eseguito i lavori pattuiti. Evidentemente già allora una qualche difficoltà di natura economica e finanziaria faceva capolino nei loro bilanci. Qualcuno crede ancora alla favola che l’attuale crisi sia nata improvvisa come un fulmine in ciel sereno o improvvisati sono stati quelli che si sono messi le fette di salame sugli occhi”.

 

La responsabilità politica”

Per l’esponente di centrodestra “c’è un’oggettiva responsabilità politica più volte denunciata da parte di chi ha girato la faccia altrove e non ha compiuto fino in fondo il proprio dovere amministrativo. Non mettere subito in mora una società inadempiente da un punto di via contrattuale è una grave responsabilità mai giustificata. Convertire in lavori aggiuntivi quello che doveva essere una penale non può certo definirsi buona amministrazione, diversamente da quel che il sindaco ha voluto far credere. Lo è sempre ma questa amministrazione ci ha abituato come anche nel caso di Crema 2020 e in quello dei parcheggi ad arrivare a transare sempre da posizioni di debolezza. Domani lo sarà anche per il tribunale?”

 

Render conto”

In sostanza, “il rapporto con la Sport management andava rescisso. Siamo di fronte a una amministrazione che non si degna neppure di rendere conto al consiglio comunale e alla città dello stato dell'arte dell’attuale situazione. Per questa ragione presenteremo una mozione con la quale costringere di fatto il sindaco a confrontarsi. La presentiamo a giorni per conoscere ma anche per restituire trasparenza e dignità alle Istituzioni, per far capire che le ‘gestioni’ di importanti servizi non sono un affare privato di pochi”.

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