16-04-2021 ore 14:28 | Politica - Dal cremasco
di Andrea Galvani

Masterplan. Associazione di scopo, dalla Provincia arriva lo sconto del 50 per cento

La provincia di Cremona ha accolto le osservazioni del sindaco di Casale Cremasco sulla quota per aderire “all’Associazione temporanea di scopo e mandato collettivo speciale con rappresentanza” e ha deciso di fare uno sconto del 50 per cento ai comuni sotto i 3000 abitanti. Antonio Grassi spiega di essere “soddisfatto, soprattutto perché le mie perplessità erano fondate. Detto questo non posso condividere il modo di procedere della Provincia. Le istituzioni non sono un suk. Non sono il mercato delle vacche. Se una scelta è ponderata non si cambia. La provincia non è un outlet. La pezza è peggiore del buco”.

 

L’abborracciata operazione

Per Grassi lo sconto è solo “l’ultimo scivolone” di “un’operazione abborracciata”, che ha la colpa di non aver voluto “coinvolgere i sindaci. Un’operazione probabilmente messa in atto su pressioni esterne. Cosa intendo? Bisogna ascoltare l’intervista rilasciata dal direttore dell’Associazione degli industriali rilasciata pochi giorni fa a un quotidiano online di Cremona per capire quello che voglio dire. Falanga sottolinea che ‘il progetto doveva partire lo scorso autunno e siamo ancora qui in attesa che questa associazione possa vedere la luce’. Il direttore ha ragione di protestare, ma i sindaci non sono stati informati di questa iniziativa”.

 

Scarsa conoscenza

Il sindaco di Casale Cremasco e Vidolasco ribadisce di non aver mai ricevuto documentazione al riguardo: “in comune non è mai arrivata una copia del Masterplan. Ora se devo aderire a un progetto che deve sviluppare uno studio, devo conoscere questo studio, ma nessuno si è preoccupato di recapitarlo ai comuni. Posso testimoniare che alcuni sindaci mi hanno chiesto cosa sia il Masterplan. Almeno così mi risulta. In caso contrario nessuno ha sollecitato a leggerlo e a studiarlo in vista di un progetto di sviluppo del piano stesso”.

 

Dallo scorso autunno

I prossimi passi, ribadisce Grassi, “sono semplici e chiari: verificare se il Masterplan 3c sia stato recapitato ai sindaci. In caso di risposta affermativa, sollecitarli a studiarlo. Se invece non l’hanno ricevuto, invialo con, appunto, la sollecitazione a studiarlo e poi decidere. Si fa alla svelta: basta chiedere quanti sindaci del cremasco hanno letto il Masterplan prima del 26 marzo. Ora secondo il dottor Falanga e non c’è motivo di dubitare delle sue parole, la Provincia avrebbe dovuto dare il via al progetto di implementazione lo scorso autunno. Non aggiungo altro”.

 

Disparità di trattamento

Torniamo allo sconto. Grassi propone una soluzione alternativa: “si potrebbe calcolare un costo pro capite uguale per tutti. Per chi l’avesse dimenticato ricordo che la proposta iniziale prevedeva una quota di 1000 euro per i comuni al di sotto dei 5 mila abitanti. Di 2 mila per quelli compresi tra i 5 mila e 10 mila abitanti. Di 3 mila per enti superiori ai 10 mila abitanti. Avevo evidenziato che un comune di mille persone doveva contribuire con 1 euro pro capite. Uno di 10 mila con 0,20 euro. Uno di 20 mila 0,15 euro. Crema, che conta 34.600 anime, si fermava 0,086 euro pro capite. Cremona con 71.400 cittadini scende a 0,042 euro. Lo sconto non ha eliminato la disparità di trattamento”.

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