16-03-2020 ore 16:00 | Politica - Roma
di Andrea Galvani

Cura Italia, decreto da 350 miliardi: aiuti per medici, lavoratori, famiglie e imprese

Secondo Giuseppe Conte, “il decreto ‘Cura Italia’ è una manovra economica poderosa: non abbiamo pensato e non pensiamo di combattere un'alluvione con gli stracci. Stiamo cercando di costruire una diga per proteggere imprese famiglie lavoratori. Il governo è vicino alle imprese, i professionisti, le famiglie, alle donne e gli uomini, i giovani che stanno facendo enormi sacrifici per tutelare il bene più alto. Nessuno deve sentirsi abbandonato e questo decreto lo dimostra”. Il presidente del consiglio ha parlato di “modello italiano non solo per la strategia di contrasto ma anche di un modello italiano per la strategia di risposta economica all’epidemia. Ora l’Europa ci segua. I primi segnali sono importanti. L'Italia promotrice di un messaggio a tutte le istituzioni Ue”. Consapevoli che non basterà, Conte ha già annunciato per il prossimo futuro “misure per il tessuto economico e sociale fortemente intaccato con un piano di ingenti investimenti con una rapidità che il nostro Paese non ha mai conosciuto prima”.

 

Flussi per 350 miliardi

“Possiamo parlare di modello italiano per quanto riguarda la strategia e la politica economica. Siamo stati i primi a mettere in campo qualcosa come 25 miliardi di euro di denaro fresco a beneficio delle famiglie. Attiviamo flussi per 350 miliardi. Questa è una manovra poderosa. Stiamo cercando di costruire una vera e propria diga per proteggere imprese, famiglie e lavoratori. Su questa strada vogliamo che l'Europa ci segua”. Entrando nel dettaglio, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha spiegato che “oltre 10 miliardi sono per il capitolo di sostegno all'occupazione e per la difesa del lavoro e del reddito affinché nessuno perda il posto di lavoro. Le scadenze fiscali sono rinviate ma chi ha la possibilità paghi” ha aggiunto il ministro, agevolando in questo modo l’arrivo di risorse al sistema sanitario, al quale per Decreto arrivano 1,15 miliardi di euro, mentre 1,5 miliardi sono destinati alla Protezione civile. Previste risorse per gli straordinari di medici e infermieri, la possibilità per i Prefetti di requisire ospedali e altre strutture per le persone in quarantena, il potere per la Protezione civile e per il nuovo commissario straordinario per l’emergenza sanitaria (Domenico Arcuri), di requisire strutture e mezzi per potenziare i reparti degli ospedali.

 

Cassa in deroga e mutui

Per quanto concerne i sostegni destinate alle aziende (sia quelle che hanno fermato l’attività sia quelle che continuano a lavorare). Per gli autonomi, compresi i lavoratori di turismo e spettacolo, arriva una una tantum da 500 euro. Tutte le aziende potranno usufruire di nove settimane di cassa integrazione in deroga. Confermata la sospensione dei mutui fino a 18 mesi per tutte le persone in difficoltà economica, inclusi i lavoratori autonomi. Varato un ‘fondo di ultima istanza’ da 200 milioni di euro per chi nel 2019 ha avuto un reddito inferiori a 10 mila euro e ora è costretto a non lavorare. Chi ha continuato a lavorare a marzo avrà un bonus di 100 euro. Per chi ha figli costretti a casa dall’emergenza sono previsti congedi speciali retribuiti al 50% fino a 15 giorni o in alternativa un bonus baby sitter da 600 euro che salgono a 1000 euro per medici e tecnici sanitari.

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