16-03-2017 ore 11:42 | Politica - Dal cremasco
di Francesco Ferri

Crema. Rifondazione comunista su Scrp: "deve tornare a gestire reti e patrimonio"

Adeguare lo Statuto alla legge Madia, eliminare l'attuale comitato ristretto, permettere il recesso dei comuni che non vogliono più far parte e ridurre i dipendenti trasferendoli in altre società pubbliche. Questa l’idea di Piergiuseppe Bettenzoli di Rifondazione comunista per riportare Scrp, Società cremasca reti e patrimonio al ruolo originario, ovvero gestire reti e patrimonio. 

 

Società partecipate

“Non comprendiamo e non abbiamo condiviso l'impegno dell'attuale sindaco di Crema Stefania Bonaldi per smantellare le società partecipate e privatizzare i servizi gestiti. Allo stesso modo non comprendiamo il sostegno della Bonaldi e di un gruppo di sindaci per mantenere Scrp, un carrozzone con 14 dipendenti che in tre anni non ha partorito ancora la gara per l'appalto del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti”.

 

Scs e pubblica illuminazione

Secondo l’esponente di Rifondazione comunista  Scs servizi locali anziché “essere smantellata” andava trasformata “in una società per la gestione della pubblica illuminazione,non lasciando i comuni soli a combattere con l'Enel o con la miriade di aziende private, veri e propri squali che impongono agli enti locali clausole assurde che vincolano per decenni con la scusa del rinnovo o ammodernamento degli impianti”. 

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