16-01-2019 ore 16:17 | Politica - Dall'italia
di Andrea Galvani

Lombardia: ‘Tav, via libera dal Consiglio regionale’. Grandi opere, Pd e M5s divisi

Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato a larga maggioranza, contrario solo il M5S, una mozione del Partito democratico che impegna la Regione “a sollecitare il Governo” affinché decida quanto prima “di proseguire i lavori di realizzazione della Tav”. Come sottolinea Matteo Piloni viene chiesto di “garantire la realizzazione della Pedemontana lombarda con un adeguato piano finanziario e la tempistica precisa per la riapertura dei cantieri”. Non solo, “il Governo deve definire investimenti straordinari per la messa in sicurezza o il rifacimento della rete stradale di interesse regionale e locale, di avviare i cantieri previsti nel contratto di programma Rfi 2017-2021”.

 

Infrastrutture moderne

L'Aula ha impegnato anche il presidente del Consiglio regionale ad inviare ai parlamentari lombardi il testo della mozione. “Abbiamo fatto chiarezza: il Consiglio regionale, a partire dal Pd che ha proposto la mozione, vuole la realizzazione della Tav mentre il Movimento 5 Stelle non la vuole” commentano il capogruppo Fabio Pizzul e il primo firmatario Matteo Piloni: “Vogliamo dare alla nostra Regione e al Paese infrastrutture moderne, che siano leva di sviluppo economico, mentre il M5S dimostra ancora una volta di volersi mettere di traverso. Noi crediamo che si debba andare avanti”.


La versione dei Cinque stelle

Veniamo ora alla versione pentastellata. “Il M5S non ha mai detto no alle grandi opere o alle infrastrutture. Il nostro è sempre stato un sì alle priorità della Lombardia”. Come spiega Marco Degli Angeli, “tra queste il rifacimento e la manutenzione della rete stradale esistente, il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie e il contratto di programma con Rfi. Queste sono vere priorità se vogliamo dare risposte concrete ai cittadini lombardi che ogni giorni percorrono strade dissestate e utilizzano treni indegni per una grande regione. E coerentemente abbiamo detto sì agli spunti della mozione che andavano in questa direzione”.

 

Analisi costi e benefici

Secondo il consigliere cremasco “il Pd ha lasciato opere fatiscenti e ha investito per anni soldi pubblici per opere inutili e ha presentato nella mozione anche un elenco di priorità che non rispondono ai veri bisogni dei cittadini, ma a quelli degli speculatori e sulle quali, il partito ha evidentemente cambiato idea”. Sula Tav, “opera ritenuta fallimentare anche dalla Corte dei Conti europea e dall'Osservatorio ministeriale, è Renzi, nel suo libro a sostenere che non serve. Anche la Lega ha cambiato idea sull’opera un po’ come Salvini che va a cena con la Boschi e che dovrebbe ravvedersi. Noi vogliamo spendere soldi pubblici solo dopo un’attenta analisi sui costi e sui benefici”.

201