15-12-2020 ore 20:30 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Bilancio Rsa lombarde, decisivo ‘il vuoto per pieno’. La regione non perda altro tempo

Il Covid ha avuto un impatto dirompente sull’economia mondiale. In ambito locale i piccoli o medi istituti sanitari che lottano ogni giorno per erogare prestazioni indispensabili (e di qualità) ed arrivare alla fine dell’anno a pareggiare il bilancio hanno dovuto far miracoli. Spesso raschiare il barile, dar vita a campagne di raccolta fondi. E contemporaneamente riorganizzarsi dalla sera alla mattina in base alle imposizioni del governo. Di volta in volta centrale o regionale. Nel Cremasco sta prendendo corpo l’ennesima ‘questione territoriale’. Già fortemente (e tradizionalmente) discriminato nella ripartizione delle risorse, assiste ad una ‘vertenza’ tra le Rsa ed il governo regionale. Il Pirellone è chiamato a concretizzare il “vuoto per pieno”. Ovvero, basandosi sullo storico, deve pagare le quote per i letti che sono rimasti vuoti (a causa dei provvedimenti istituzionali) come fossero stati occupati. Non solo: gli istituti sanitari chiedono al Pirellone di siglare i contratti del prossimo anno. Le cifre in ballo sono significative. Non è il caso della Fondazione benefattori cremaschi, che ha la forza per uscire anche da questa situazione, ma gli enti più piccoli sono decisamente in pericolo. E con loro il patrimonio rappresentato dal personale ed i fondamentali servizi che erogano, dalla diagnostica alla riabilitazione passando per il fine vita.

 

La videoconferenza

Oggi pomeriggio i vertici della Fondazione benefattori cremaschi hanno tenuto una videoconferenza coi capigruppo di maggioranza e opposizione. Alla riunione hanno preso parte anche il sindaco Stefania Bonaldi e l’assessore al bilancio Cinzia Fontana. La presidente di Fbc, Bianca Baruelli, ha sentitamente ringraziato i consiglieri per aver erogato 50 mila euro nell’ambito delle “Misure straordinarie di sostegno e di rilancio a favore della città di Crema a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19”.

 

Forte impatto negativo

Un provvedimento approvato lo scorso 29 luglio dal consiglio comunale e ratificato dalla determinazione del 7 dicembre. Per una parte delle minoranze fondi che non avrebbero dovuto essere stanziati se non dopo la presentazione e l'illustrazione di una documentazione ufficiale che ne attestasse la necessità. Visto dall’Ente di via Kennedy si tratta invece di un contributo molto utile. Una boccata d'ossigeno ed un segno concreto di vicinanza e sostegno. Di comprensione. Ogni anno Fbc versa “per imposte comunali la somma di 140.296,05 euro” e se il 2019 era stato chiuso positivamente (incassando anche discrete relazioni per le performances registrate), quanto accaduto nel 2020 ha avuto un forte impatto negativo sulle casse dell’istituto.

 

L’intervento della regione

Nella determina dei servizi finanziari di piazza Duomo si specifica che “la richiesta di erogazione” è stata “avanzata da parte da Fondazione Benefattori Cremaschi (prot. 50328) il 25 novembre 2020. Al Comune sono stati “trasmessi i documenti relativi al bilancio provvisorio” dal primo gennaio al 30 settembre 2020, “dai quali si evince che l’amministrazione dell’Ente prevede un disavanzo di bilancio consistente (oltre 2 milioni di euro) alla fine dell’Esercizio Finanziario 2020”. Cifra che potrebbe sensibilmente ridursi, se non proprio arrivare ad un pareggio, se la regione Lombardia provvedesse ad erogare quanto spetta all'istituto cremasco. Dal "vuoto per pieno" alla firma sui contratti del prossimo anno.

 

Raccolta fondi

Durante la seduta odierna, dal versante politico è stato ribadito il profondo legame e “l’affetto” che la città nutre per gli istituti di via Kennedy e di via Zurla. Per far fronte alla situazione la Fbc ha avviato anche una campagna di raccolta fondi. Dalla presidenza della Fondazione è arrivato anche un accorato appello affinché gli esponenti politici della città facciano pressione sugli omologhi in regione. Come detto, il tempo passa, i bilanci ed i contratti vanno chiusi ed è ora che ciascuno faccia la propria parte, facendo pervenire le istanze locali ai (cosiddetti) Enti superiori. 

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