15-09-2019 ore 19:49 | Politica - Crema
di Giovanni Colombi

Crema, istituto Stanga. Per i Cinque stelle ''l'autonomia non è più rinviabile''

“L'autonomia dello Stanga, con la creazione di un unico polo delle professioni e dell'agroalimentare, che comprenda l'istituto Sraffa e lo Stanga di Crema e Pandino, non è campanilismo, ma buon senso”. Questa la presa di posizione del Movimento 5 Stelle, per voce del consigliere comunale Manuel Draghetti e del consigliere regionale Marco degli Angeli, in merito all'autonomia dell'istituto Stanga.
 

Azione di buon senso
“È un obiettivo da anni del nostro territorio e il M5S Cremasco ha sempre premuto affinché ciò si realizzasse. Le difficoltà ed incongruenze nel tenere insieme Crema, Pandino e Cremona si riflettono sotto molteplici aspetti: la dirigenza scolastica è suddivisa su due ambiti territoriali diversi (Crema e Cremona), creando difficoltà logistiche ed organizzative per supplenze o trasferimenti, anche di docenti che arrivano da altri territori; non secondario è l'aspetto puramente logistico di riunioni e collegi docenti, che devono essere sempre svolti a Cremona, senza alcuna possibilità di meccanismi di rotazione tra le diverse sedi. Crema e Pandino hanno ottenuto, autonomamente, grandi risultati e sono realtà di eccellenza. Voler l'autonomia di questo istituto scolastico non è campanilismo, ma buon senso”.

 

Polo scolastico unico
“Il 31 ottobre di quest'anno c'è un'occasione unica – proseguono i consiglieri pentastellati - sfumata lo stesso giorno dell'anno scorso, a causa dell'incoerenza politica di un consigliere provinciale. Stavolta il Consiglio provinciale ed i suoi membri superino le logiche territoriali e facciano ciò che è giusto: lo Stanga cremasco deve diventare autonomo, con la creazione di un unico polo scolastico insieme allo Sraffa. Questa soluzione non andrebbe nemmeno a modificare il numero di dirigenze totali dell'ambito Cremasco. Inoltre l’esperienza degli ultimi anni ci insegna che non necessariamente ci deve essere omogeneità didattica nei dimensionamento, perché quello che determina le aggregazioni alla fine sono i numeri. Il nuovo presidente della Provincia Mirko Signoroni e tutti i consiglieri provinciali, sia cremaschi che cremonesi, facciano in modo che quest'anno il risultato venga raggiunto, senza sgambetti, ma ragionando in maniera chiara e trasparente, superando logiche di esclusivo interesse per il proprio territorio”.

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