Il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comuanle a Crema, Giovanni De Grazia, interviene sulla questione relativa alle opere pubbliche in città. “Nei giorni scorsi l’opposizione di sinistra sta facendo passare la notizia che parecchie opere previste nel Pnrr non potranno essere realizzate perché il governo per ‘incapacità’ ha tagliato questi progetti. In realtà è l’esatto contrario. Infatti il decreto del ministero dell’economia e delle finanze del 6 agosto 2021 non è stato assolutamente cambiato. La proposta di revisione prevede di spostare il finanziamento di alcune opere dalle risorse del Pnrr ad altre risorse che già finanziavano opere di rigenerazione e qualificazione urbana. Quasi tutte le misure per le quali il governo intende sostituire la fonte di finanziamento rientrano nei cosiddetti progetti in essere, ovvero progetti già finanziati a legislazione vigente prima del 2020 e successivamente inseriti nel Pnrr”.
‘Spostati i finanziamenti’
“Quindi il governo ha chiarito che nessun intervento sarà oggetto di definanziamento: ad esempio oltre quattromila interventi per circa un miliardo di euro riguardano opere di viabilità che non sono rendicontabili nel Pnrr e proprio per questo motivo il governo ha deciso di riportare tali interventi su una fonte di finanziamento nazionale, come era precedentemente. La sostituzione della fonte di finanziamento non comporterà ritardi ma potrà semplificare il lavoro dei Comuni, con la certezza della copertura economica per la loro realizzazione. Ad esempio si eviterà che si ripeta quanto accaduto per i progetti degli stadi di Firenze e Venezia, risultati inammissibili e quindi non finanziabili dalla Commissione europea. Lo spostamento di queste fonti di finanziamento consentirà ai comuni titolari di interventi stradali di continuare a realizzarli, anche se inammissibili all'interno del Pnrr”.
Case e ospedali di comunità
“In riferimento alla proposta di revisione del Pnrr - prosegue De Grazia - inviata alla Commissione europea, nel settore della salute, il governo rafforzerà gli interventi programmati nella misura sei del Pnrr, rispetto ai quali le regioni hanno segnalato un incremento dei costi medi di realizzazione pari a circa il 30 per cento. Nella proposta di revisione del Pnrr,a differenza della situazione precedente, sono invece previsti interventi per dotare le case di comunità e gli ospedali di comunità delle attrezzature necessarie per assicurare alle persone servizi migliori, oltre ad utili misure per la riduzione delle liste d'attesa. Quindi non si riducono i fondi del Pnrr previsti per la salute ma vengono utilizzate risorse aggiuntive ,inspiegabilmente bloccate da anni.
Interventi sugli asili nido
“Per quanto riguarda gli interventi sul dissesto idrogeologico è stata effettuata una ricognizione dalla quale è emerso che questi interventi risultavano programmati e finanziati (ma mai realizzati) molto prima del Pnrr e che molti di questi non sono compatibili con le regole e si è chiesto di spostare tali interventi sulle fonti che già li finanziavano (fondo sviluppo e coesione e fondi nazionali). Il Governo, con la proposta di revisione avanzata alla commissione europea e con la conseguente sostituzione di fondi per le opere a rischio, mette al sicuro tutti gli interventi programmati. Infine ha previsto il rafforzamento della misura che riguarda gli asili nido, con lo stanziamento di ulteriori 900 milioni, finalizzato alla pubblicazione di un nuovo bando per l'incremento dei posti e per il raggiungimento degli obiettivi”.