15-08-2016 ore 19:19 | Politica - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema. Consiglio comunale, il cambio di strategia. Paolo Valdameri: “attenzione ai cittadini, non solo alle grandi opere”

“Rispetto all’inizio, dove eravamo più inesperti, si è rivelato molto importante aver portato in Consiglio comunale forze giovani e fresche”. Paolo Valdameri è uno dei più giovani consiglieri di sala degli Ostaggi. Eletto con il Partito Democratico, attualmente è membro della commissione Statuto e regolamenti. Come altri eletti è alla sua prima esperienza istituzionale.

 

Consigliere, se l’aspettava così?

“All’inizio non avevo un’idea di chiara e precisa di cosa fosse il Consiglio. Questa esperienza mi è servita: mi ha dato una visione di come si amministra una città. Spesso si danno per scontato molte cose; stando in sala degli Ostaggi capisci che ci sono regole da rispettare, risorse da reperire e bilanci da predisporre affinché si possano intraprendere azioni specifiche. Questa amministrazione dialoga e risponde alle richieste dei cittadini, non come la precedente”.

 

I giovani possono trovare spazio in Consiglio?

“Di possibilità ce ne sono. Quello che finora è mancato è il guizzo di protagonismo da parte dei consiglieri. C’è stata carenza di partecipazione, la presenza sugli organi d’informazione è stata troppo debole. Non è emersa una personalità forte in particolare, mentre a livello di potenziale abbiamo molti consiglieri che potrebbero incarnare il ruolo”.

 

Significa che manca un leader?

“Non disco questo: il leader c’è ed è il capogruppo. Manca lo spunto personale di ognuno, il passo in più per poter emergere dalla mischia degli schieramenti. Come tutti, ci diamo da fare e lavoriamo, ma questo troppo spesso non basta a spiegare tutto quello che stiamo facendo: manca una comunicazione sistematica e continuativa rivolta all’esterno”.

 

Servirebbe coinvolgere di più la cittadinanza?

“Lo facciamo. Con Un cuore in ogni quartiere coinvolgiamo la città, premiando persone ordinarie che compiono gesti straordinari nella loro quotidianità. È chiaro che questo non basta ad aumentare la partecipazione alla vita politica. Tuttavia, è difficile riuscire a fare il salto di scala nella politica, così come anche nel sociale. Tutti oggi sono molto impegnati e questa mancanza di tempo ha ricadute dirette sulla partecipazione”.

 

Tornando al Consiglio, come sono i rapporti con la minoranza?

“Dicono di volere il dialogo ma secondo me la volontà non c’è. Per fare un esempio: recentemente è capitato che in commissione Bilancio venissero richiesti chiarimenti dal segretario comunale; una volta arrivati, a priori la minoranza li ha rifiutati. Che senso ha continuare a chiedere la collaborazione della maggioranza se poi la si osteggia a priori?”.

 

Insomma, agiscono per partito preso?

“Sì: se una proposta proviene dalla maggioranza non l’appoggiano, nemmeno se è buona. È un atteggiamento scorretto. A breve tornerà in Consiglio il bilancio partecipato, una misura che il Pd aveva inserito nel programma elettorale. È anche uno dei punti forti del programma M5S. Non per questo ci tireremo indietro, pur sapendo di avere visioni differenti sullo stesso argomento”.

 

Cosa miglioreresti di questa legislatura?

“Tutto è perfettibile, ma questa amministrazione ha fatto tanto per la città. Ha rilanciato il turismo, dall’Expo a Crema città europea dello sport. Ha messo in campo la riqualificazione dell’area della stazione (Crema 2020), realizzato opere di edilizia scolastica e permetterà di restituire il Velodromo alla città. Nel loro piccolo, le case dell’acqua funzionano e sono apprezzate. In sintesi, è stata posta attenzione ai cittadini, non solo alle grandi opere. Voto: 9”.