15-06-2018 ore 11:19 | Politica - Crema
di Marilisa Cattaneo

Crema. Arresto dell'avvocato Lanzalone, la posizione del comune e le richieste di FI

"Nutriamo fiducia nel lavoro degli inquirenti e auguriamo all’avvocato Lanzalone di chiarire tutti i capi di responsabilità che gli vengono ascritti dimostrando la sua estraneità". Con queste parole il comune di Crema commenta l'arresto di Luca Lanzalone. L'ormai ex presidente di Acea Roma, la multiutility leader nel settore idrico, nella vendita di energia e gas, nella distribuzione di elettricità e nel settore del waste to energy, è stato arrestato insieme ad altre otto persone ed ora si trova ai domiciliari.

 

Consulenza per le società partecipate

Le indagini riguardano l'ambito degli appalti per la costruzione dello stadio di Tor di Valle e sulla presunta promessa di consulenze di circa 100 mila euro dalla società che ha acquisito i terreni sul quale dovrebbe sorgere la nuova struttura sportiva. "In questi anni ha supportato il Comune di Crema nel percorso di razionalizzazione delle società partecipate, in ultimo anche rispetto agli adempimenti legati alla riforma Madia". Consulente per la giunta Bonaldi in merito all’esternalizzazione della gestione della piscina alla lunghissima controversa vicenda riguardante l’appalto dei rifiuti.

 

Chiarimenti in consiglio

Il comune di Crema ha specificato come "i profili di responsabilità individuati dalla procura riguardano esclusivamente il progetto dello stadio della Roma".  Sulla questione sono intervenuti anche i consiglieri di minoranza di Forza Italia Antonio Agazzi, Laura Zanibelli e Simone Beretta. "Fatta salva la presunzione di innocenza - ha commentato Agazzi - riteniamo che la questione meriti approfondimento in consiglio comunale. È doveroso che il sindaco Stefania Bonaldi non si limiti a comunicati stampa ma dia spiegazioni nei luoghi deputati".

 

Confronto e riforma

Secondo il segretario dell'Udc Martino Boschiroli "tutto il sistema delle società partecipate per la gestione dei servizi pubblici, sempre più cari e sempre meno efficienti, è ancorata a logiche errate. E' mancata nei criteri di gestione la trasparenza e la rotazione e l'avvicendamento degli incarichi e delle nomine. Non a caso l'Anac ha sollevato dubbi sulla regolarità della vicenda cremonese di Lgh. Tutto questo comporta la necessità di un confronto per la revisione dei criteri di gestione e per la riforma urgente delle partecipate, impregiudicato il principio di garanzia sulla presunzione di innocenza per Lanzalone".       

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